Mango: per la prima volta in perdita nel 2016
Nel 2016 la catena di moda spagnola Mango ha chiuso per la prima volta un esercizio in rosso, registrando una perdita netta di 61 milioni di euro. Il fatturato si è attestato a 2,26 miliardi di euro, in flessione del 3% (rispetto a un +15,3% nel 2015), mentre l’EBITDA è stato di 77 milioni di euro (contro i 170 milioni del 2015).
Per spiegare tali performance negative, Mango punta il dito sull’impatto sfavorevole dei tassi di cambio, ma soprattutto sui piani di trasformazione avviati dalla società, in particolare l’apertura di nuovi mega-store e l’inaugurazione di un nuovo centro logistico, che hanno causato ingenti costi.
“L’esercizio ha conosciuto due fasi molto diverse tra loro: un primo semestre caratterizzato da un’inerzia del mercato e un considerevole miglioramento nel corso del secondo semestre, un trend che si è mantenuto durante i primi mesi del 2017”, ha commentato la società in un comunicato.
La direzione di Mango resta quindi ottimista e conta su un ritorno all’utile nel 2017, precisando che nei primi mesi dell’anno in corso i suoi risultati sono aumentati di 45 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Alla fine del 2016, il network retail del gruppo contava su 2.217 negozi in 110 Paesi: alcuni piccoli store sono stati chiusi (in particolare i 440 corner presso JC Penney negli Stati Uniti) e numerosi grandi spazi, di circa 1.000 metri quadrati, sono stati inaugurati. Sui 191 megastore attuali di Mango, 24 sono stati aperti lo scorso anno, soprattutto in Francia.
Soddisfazioni per Mango vengono dall’e-commerce, cresciuto del 25,6%, che con i suoi 294 milioni di euro di fatturato rappresenta il 13% del giro d’affari totale. Entro il 2020, il gruppo spagnolo spera di raggiungere con l’online il 20% del fatturato.
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