Mammut: un primo semestre difficile
La conquista della vetta della montagna è ancora lontana per Mammut. Il marchio svizzero del gruppo Conzzeta, specialista dell’attrezzatura e dell’abbigliamento per le pratiche dell’outdoor e della montagna, registra una contrazione del business nel primo semestre del 2017. Le sue vendite calano del 6,2%, a 95,1 milioni di franchi svizzeri (83 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Ma soprattutto si ampliano le perdite operative, passando dai 4,5 milioni di franchi svizzeri di un anno fa ai 9,9 milioni di quest’anno.
Il gruppo vuole risalire la china nelle prossime stagioni tramite degli investimenti in risorse internazionali, e anche nel digitale, nel retail e nel design. A tale scopo, il brand sta sviluppando i propri siti di e-commerce e la sua presenza nei pure player. Dopo essere entrato su JD.com, sarà presente su Amazon in Inghilterra e in Germania.
Mammut, guidato da un anno da un nuovo CEO, Oliver Pabst, sta anche sviluppando sue soluzioni per i propri rivenditori e sta finalizzando il nuovo concept di negozio per i suoi 76 negozi monomarca, che sarà pronto per l’inizio del 2018. Infine, a livello di prodotto, il marchio elvetico ha ridotto del 20% il numero degli stili proposti e punta su una maggiore efficacia commerciale delle sue collezioni.
Le iniziative strategiche prese da Mammut devono soprattutto permettergli di consolidare la presenza sul suo mercato prediletto, vale a dire i Paesi dell’area DACH (Germania, Svizzera, Austria), rafforzarsi in America e svilupparsi in Asia.
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