La crisi non sembra sfiorare Maliparmi, che apre in questi giorni tre negozi: in Italia, in Francia e in Messico. L’azienda di Padova, che ha chiuso il 2011 con un fatturato di 30 milioni di euro, in crescita del 11% rispetto al 2010, sta vivendo un momento molto positivo, grazie ai rapporti privilegiati che ha saputo costruire con alcuni dei suoi 800 clienti multimarca.

Riconoscibile con la sua identità ben definita, attraverso gli accessori, le stampe, le finiture e i dettagli artigianali, questo brand di nicchia, che offre un buon rapporto qualità/prezzo, è particolarmente apprezzato in questa congiuntura.

Come per le 13 boutique che ha già all’attivo, all’infuori dei tre negozi in gestione diretta di Milano, Bologna e Treviso, tutte le nuove aperture sono il frutto di partnership con clienti che distribuiscono già il marchio o che l’hanno distribuito in passato. In questo spirito, il brand s’installa nella boutique “Il Pellicano” a Sant’Angelo a Ischia, con un format e un allestimento totalmente nuovo, in cui sarà presente con un altro marchio.


Maliparmi, che realizza il 62% delle sue vendite in Italia, vuole accelerare all’estero. Per ora è presente in una trentina di Paesi, soprattutto in Europa, come il Benelux, dove ha un posizionamento molto alto, ma in particolare in Spagna con un negozio a Saragozza e in Francia, dove il marchio ha 92 clienti e dove ha appena inaugurato una boutique nel centro di Lione, rue Edouard Herriot.

In questo mercato, che rappresenta l’8% del suo fatturato totale, Maliparmi ha implementato la sua strategia distributiva appoggiandosi dalla stagione scorsa anche ad un’agenzia di Parigi che si affianca a quella storica del Sud della Francia.

Infine, l’etichetta etno-chic entra per la prima volta in Messico, inaugurando con un partner italiano un negozio nel centro commerciale “Luxury Avenue” della stazione balneare Los Cabos, sulla costa pacifica. Un’opportunità che dovrebbe permettere al marchio di testare questo nuovo mercato.



Dominique Muret