8 mar 2015
Maison Margiela : pirateria o opportunismo da parte di John Galliano ?
8 mar 2015
Pirateria o hold-up opportunistico? Dopo l'abbandono del nome Martin, e a proposito della sfilata appena presentata da John Galliano per Maison Margiela durante la Fashion Week di Parigi, viene da chiedersi se non sia stato cancellato per errore il nome sbagliato.

Infatti, sembra piuttosto il cognome Margiela ad essere scomparso dalle passerelle a vantaggio di Maison Martin Galliano…. La prova di questa osservazione è nella teatralità che esprimevano i vestiti indossati dalle modelle. Con volti pesantemente truccati, con tanti colori accostati, lontani dal minimalismo del fondatore della Maison francese.

Senza nostalgia e rimpianti, è chiaro che il nuovo direttore artistico non ha rinnegato niente dello stile stravagante e “fiammeggiante” che ha determinato il suo successo. O forse è una posa semplicemente di facciata, un atteggiamento non necessariamente da leggere come provocatorio, che non è altro che un clone del John Galliano di sempre...
E i capi proposti, in tutto questo? Da subito si nota il gusto di Galliano per la decostruzione dei vestiti e per il riciclaggio, lontano in ogni caso dallo spirito di una casa di moda famosa per il suo minimalismo. Sebbene, con finezza e precisione, John Galliano abbia saputo suggerire qua e là uno spirito della collezione particolare, né totalmente Margiela né pienamente Galliano.

E' una scommessa azzardata quella tentata da Renzo Rosso, il boss di Diesel, proprietario della griffe. John Galliano meritava sicuramente di tornare sulle passerelle. In più, il défilé è stato molto applaudito alla fine, anche se John Galliano non è apparso di persona indossando l'ultima creazione come faceva di solito (nonostante il coro di “John, John” che lo invitava ad uscire). Domanda: gli applausi erano per il figliol prodigo o per il marchio che oggi rappresenta?
Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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