1 ott 2022
MaiMai: capsule con Evolo e sguardo rivolto ai mercati esteri
1 ott 2022
Una capsule collection di scarpe eco-sostenibili in collaborazione con la pisana Sciarada, l’incremento della penetrazione in Belgio, Francia e Giappone e il prossimo approdo in altri mercati europei e in quello americano sono le principali novità del decennale d’attività del marchio di calzature MaiMai, della società leccese Emmegiemme.
MaiMai compie 10 anni e festeggia la ricorrenza producendo una capsule collection di 4 sneakers realizzate utilizzando Evolo, lo suede sostenibile ottenuto nel rispetto completo dei principi dell’economia circolare, frutto di una ricerca durata 8 anni da parte dell’azienda conciaria pisana Sciarada.
Dall’incontro sinergico di queste due realtà nasce la collezione “Acanto”, ispirata all’omonima pianta dalle grandi foglie lucide, lunghe e frastagliate con fiori bianchi e azzurri che appare durante la stagione estiva. Decorazione cardine anche del barocco salentino, l’acanto è la fonte principale d’ispirazione per MaiMai che l’ha tramutato nel dettaglio principale presente sulle sneakers. Le colorazioni scelte richiamano le sfumature di sabbia, sole e mare.
La tomaia della sneaker, che presenta il particolare laterale delle foglie di acanto, è realizzata con Evolo, che oltre allo suede, identifica il processo produttivo che riduce i prodotti chimici utilizzati del 36% e risparmia acqua per circa il 66%. Le fodere interne, le stringhe, il sottopiede e i rinforzi sono in pelle in fibra di cuoio riciclato, lattice e cotone naturali, fibre e tele vegane naturali. La suola, invece, è fatta di “Lactae Hevea”, materiale che deriva dalla lavorazione del latte di hevea, raccolto nelle piantagioni tropicali costantemente rinnovate e ben gestite favorendo la crescita dell’albero stesso. Anche il packaging è quasi interamente eco-sostenibile.
Forte di buone relazioni con l’estero, il brand MaiMai si è principalmente affermato in Belgio (primo mercato col 35% del fatturato) e in Francia (seconda col 26%), mentre l’Italia, attualmente quarto sbocco con il 10% dopo il Giappone al 24%, non ha ancora colto tutta la qualità insita in questo progetto al 100% Made in Italy, secondo un portavoce della casa madre Emmegiemme, sentito da Fashion Network.
Parlare di fatturato per MaiMai, anche se è una decina d’anni che il marchio esiste, è prematuro, spiega ancora il portavoce, perché è solo da queste ultimissime stagioni che il brand “interno” della Emmegiemme Shoes sta acquisendo identità e autorevolezza sui mercati, e questo grazie soprattutto agli investimenti in comunicazione e al consolidamento di uno stile riconoscibile, tanto che il marchio sta cominciando ad entrare anche in Italia in alcune delle migliori boutique, quelle dotate di un brand mix selezionato.
Gli obiettivi nel breve e medio termine per MaiMai sono il consolidamento del mercato belga, l’incremento della presenza sui mercati francese e giapponese, lo sviluppo selettivo del mercato italiano, ma anche l’ingresso in Germania, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti, anche grazie alla partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali come i recenti Micam a Milano e Première Classe e Who's Next a Parigi, Shoes from Italy a Tokyo, Rexor e Trade Mart a Bruxelles, in un 2022 che ha anche visto MaiMai debuttare al Premium di Berlino, al Shoes di Düsseldorf e al Coterie di New York.
Tra le altre priorità, MaiMai indica l’incremento della riconoscibilità del prodotto e della brand awareness, ma anche una sempre maggiore promozione della sostenibilità e dell'identità locale.
Attivo da 26 anni, il calzaturificio Emmegiemme Shoes di Surano (LE), nato dall’idea imprenditoriale di Rocco Gnoni e Maria Pia Morciano, svolge per oltre il 70% un’attività di produzione per grandi griffe del lusso. Quando ha lanciato MaiMai nel 2012, la società è diventata una delle poche eccezioni del settore calzaturiero del basso Salento, distretto storicamente vocato al contoterzismo.
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