11 apr 2014
Made In: i marchi americani di scarpe vogliono vestire l’Esercito USA
11 apr 2014
I produttori americani di calzature stanno facendo pressioni su vari parlamentari e politici per ottenere che l'esercito statunitense utilizzi prioritariamente i loro prodotti per dotarsi di attrezzature sportive. Un mercato importante, visto che negli States ci sono circa 520.000 soldati.

In effetti, l'emendamento Berry del 1941 dà ufficialmente priorità ai fornitori Made in USA, ma l'esercito dello Zio Sam non applica questa regola. I soldati ricevono scarpe che provengono dall'estero o un assegno per comprare scarpe di loro scelta, se non viene fornita alcuna calzatura. Ora, una gara indetta nel mese di gennaio mostra che Wolverine, New Balance, Danner e Lacrosse propongono calzature prodotte localmente. Il Ministero della Difesa, tuttavia, indica che non essendo le scarpe da ginnastica delle uniformi, la legge Berry non vi si può applicare.
Falso, secondo il portavoce di Wolverine, David Costello. «La legge Berry indica chiaramente che qualsiasi prodotto tessile o calzaturiero acquistato a prezzo adeguato debba essere al 100% prodotto in America», ha dichiarato all’International Business Times. «La dotazione in denaro contante che è utilizzata come soluzione di compromesso temporaneo proviene da fondi statali. Ciò viola lo spirito dell'emendamento Berry e ha un impatto negativo sull'industria degli Stati Uniti».
«E' inappropriato che i militari possano scegliere quando rispettare la legge o meno», nota invece Matt LeBretton, portavoce di New Balance. «Questa legge si applica già su altri prodotti calzaturieri: gli stivali, così come le calzature da cerimonia, le scarpe da donna e i calzini. Hanno preso la decisione arbitraria di non applicarla alle scarpe sportive, ed è una decisione sbagliata».
La questione diventa politica, visto che molti senatori e rappresentanti politici si sono interessati della pratica a Washington. La questione del prezzo delle scarpe americane da ginnastica, al centro della contesa, non sarebbe un problema per i sostenitori del Made In. «Per ora hanno dei soldati che comprano le scarpe in negozio», per David Costello. «Me se si comprano (…) 10.000 paia, si fanno inevitabilmente delle economie di scala, come per qualsiasi altro prodotto».
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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