19 giu 2019
Mackage sviluppa il retail in Nord America, Cina ed Europa
19 giu 2019
Il marchio canadese di outerwear fondato nel 1999 da Eran Elfassy ed Elisa Dahan ha presentato all’ultimo Pitti Uomo il suo nuovo logo, che presenta una M stilizzata più grande e moderna che termina in basso con il fleur de lys, ideato in collaborazione con un’agenzia specializzata. “Lo abbiamo modernizzato e reso più in armonia con il design delle collezioni”, dice a FashionNetwork.com Peter Schlagboehmer, Head of European Business di Mackage. “Oggi lo lanciamo compiutamente, anche per sottolineare come Mackage stia cercando di diventare un marchio globale. Dopo il focus sul Nord America ora abbiamo intrapreso una espansione globale, orientata soprattutto su Europa ed Asia”.

Il brand è distribuito in multimarca wholesale, key account e negozi classici online e offline, ma ora prevede di puntare soprattutto su una politica di aperture retail: il prossimo autunno sarà inaugurato il primo monomarca Mackage in Europa, a Londra, che sarà gestito direttamente. Inoltre a luglio sarà rilanciato il sito web del marchio con un nuovo look&feel, nuovi spazi social, e molto storytelling.
L’azienda è appena approdata in Cina, dove ha implementato una joint venture con un partner locale (un’azienda guidata dall’ex presidente di Michael Kors), che nell’autunno di quest’anno inaugurerà un paio di negozi ad insegna Mackage nell’ex Impero Celeste e a Hong Kong.

Mackage, che ha appena vinto il premio di “Outerwear brand of the year” ai CAFA (Canadian Arts & Fashion Awards), ha circa 350-400 clienti nel mondo, ma negli Stati Uniti (nettamente primo mercato sulle vendite totali e che con il Canada arriva a generare il 70% del turnover) ogni cliente – nomi come Holt Renfrew, Bloomingdales, Nordstrom – controlla dalle 20 alle 30 doors, per cui la cifra reale è più elevata. Si arriva così intorno ai 900 indirizzi, in una cinquantina di nazioni. Più di 50 sono i multimarca che si trovano in Italia, soprattutto nel Nord, visto il carattere della produzione del brand, incentrata sui capispalla. In Europa, Mackage si trova in particolare da Selfridges, Flannels, Galeries Lafayette, Printemps, Rinascente, Luisaviaroma, El Corte Inglés.
Il fatturato italiano (l’azienda preferisce non comunicare il dato complessivo) è salito del 50% lo scorso anno. “È uno dei mercati più forti per Mackage, e la costante presenza al Pitti Uomo ne sta incrementando l’importanza”, assicura Schlagboehmer. “Il traffico sull’e-commerce aumenta dal 100% al 150% ogni anno”, aggiunge il manager. “Dallo scorso settembre ce l’abbiamo attivo non solo per il Nord America, ma per tutta Europa, ed è arrivato a generare circa il 10% del giro d’affari complessivo. Credo che entro i prossimi due anni arriveremo a bilanciare perfettamente la percentuale di vendite ottenuta fra l’attività direct-to-consumer (online e retail fisico) e il wholesale”.

Mackage possiede 12 negozi monomarca in Nord America (erano 7 un anno fa), ma effettuerà da 4 a 6 opening tra il secondo semestre di quest’anno e la prima metà del 2020, tutti in Canada o USA, tranne quello di Londra. “Ma vogliamo aprire tanti altri punti vendita nei prossimi anni, con un approccio-flagship che prevederà inaugurazioni in Europa, una dopo l’altra, a Parigi, Monaco di Baviera, Milano, Stoccolma, Zurigo, Berlino”, chiosa il responsabile dell’attività europea dell’azienda nordamericana.
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