MMU: Pilati per Zegna per un'eleganza decorata da fantasie, jacquard e ricami

La linea che firma per Ermenegildo Zegna si chiama couture, ma "la collezione che faccio è alta moda da uomo" dice Stefano Pilati che infatti, per presentare la collezione per il prossimo inverno, ha voluto una sfilata che ricordasse quelle dell'haute couture, in un ambiente raccolto e con ogni uscita accompagnata da un numero, portato sotto forma di fascia al polso o sul cappello o ricamato sulla cravatta.

"Siamo leader nel tailoring e nel made to measure, come farlo emergere in passerella?" è la domanda da cui è nata questa nuova presentazione, che si accompagna anche a un'evoluzione della linea: "l'uomo si è reso conto della sua vanità, ha assorbito - riflette Pilati - l'idea che si possa sfondare il protocollo, questo è un passo più in là, è un abbellirsi in maniera classica".

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In passerella, infatti, è tutto estremamente decorato ma allo stesso tempo molto classico "come se ci vestissimo così da sempre" suggerisce lo stilista. Questo anche perché il gioco è sottile, tutto espresso nei tessuti, arricchiti da ricami tridimensionali fatti a mano in Italia, motivi ornamentali e patchwork di fantasie jacquard. Dai cappelli alle calze, fino addirittura ai mocassini e agli occhiali con le lenti serigrafate, tutto è decorato, ma "senza forzature".

C'è poi anche tutto un lavoro sulle linee e le costruzioni: il cappotto ha una nuova martingala a elastico, posta come una cintura sul retro del capo, ma è proposto anche in versione cappa o gilet, da portare con un giacchino trapuntato. La giacca dal taglio a scatola si abbina al pantalone con pinces e cavallo basso, quella più oversize con il modello stretto a sigaretta. Il nuovo completo da sera vede protagonista la maglia, con i pull di cashmere con ricami tridimensionali portati con pantaloni jacquard o a piccole fantasie geometriche.