Adnkronos
21 apr 2016
MIUR-CNA Federmoda: firmato protocollo d'intesa per sensibilizzare i giovani
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21 apr 2016
Educare alla cultura della qualità, ricercando le radici storiche, economiche, culturali e territoriali del Made in Italy; educare ai diritti del consumatore, al rispetto della legalità, dei diritti umani e della responsabilità sociale ed ambientale nel settore della moda.
Questi sono i principali obiettivi del protocollo d’intesa firmato tra il MIUR, la direzione generale per gli ordinamenti e la valutazione del sistema nazionale di Istruzione, e CNA Federmoda, per sensibilizzare i giovani verso un consumo consapevole.
Un protocollo, questo, che è stato firmato lo scorso 18 aprile a pochi giorni del terzo anniversario della tragedia del Rana Plaza a Dacca, la capitale del Bangladesh, dove morirono 1.138 persone e altre 2.000 rimasero ferite lo scorso 24 aprile. Una ricorrenza, questa, si legge in una nota, “che non vuole essere solamente una commemorazione di un drammatico evento ma un’occasione di riflessione sulle problematiche legate alla globalizzazione e al rispetto dei diritti per garantire una equa e trasparente competizione internazionale”.
Oggi una parte del consumo, si legge, “sta subendo una distorsione che contribuisce in modo significativo ad amplificare le conseguenze della crisi economica in atto ormai da anni. Questo fenomeno assume vari aspetti che vanno dalla contraffazione, alle truffe merceologiche, all’immissione sul mercato di prodotti che non contemplano i costi dei diritti (ambiente, salute, contratti di lavoro, sicurezza ecc.) che anni di lotte hanno reso indispensabili per il progresso del nostro modello di civiltà/sviluppo”.
Le conseguenze di questo modo di consumare "sono devastanti per il nostro Paese perché questa forma di concorrenza sleale basata sullo sfruttamento della manodopera contribuisce allo smantellamento progressivo del nostro sistema produttivo, non permettendo più di creare quella ricchezza necessaria a mantenere il sistema-Stato nel suo complesso. Drammatici esempi di questa deriva sono state diverse tragedie che hanno visto coinvolta la filiera del tessile, abbigliamento, pelle, cuoio e calzature".
"E’ con grande soddisfazione che giungiamo a sottoscrivere questo accordo - sottolinea Luca Marco Rinfreschi, il presidente nazionale della CNA Federmoda – Avremo la possibilità di costruire un programma sistematico di informazione e formazione dedicato alle giovani generazioni". Il Miur, aggiunge, "ci ha affiancato fin dal 2014, nell’appuntamento che Cna Federmoda organizza annualmente in occasione della ricorrenza della tragedia del Rana Plaza per approfondire il tema della sostenibilità economica e sociale della filiera moda italiana instaurando una proficua collaborazione che ha portato alla definizione di questo accordo".
"L’educazione al consumo consapevole -rileva Carmela Palumbo, direttore generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale d’Istruzione del Miur- assume un particolare valore formativo poiché favorisce una riflessione sul concetto di equa competizione globale, sui diritti umani e dei lavoratori, sulla dignità e sul rispetto della persona e si colloca nell’ambito di un più ampio e generale processo di educazione al pensiero e all’autonomia di giudizio". Il protocollo d’intesa è stato presentato il 21 aprile a Carpi presso il Palazzo dei Pio.
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