Ansa
15 gen 2017
MFW: il sartoriale moderno di Zegna apre la settimana della moda maschile
Ansa
15 gen 2017
Le lavorazioni artigianali di una volta, le linee di oggi: così Alessandro Sartori ridisegna l'uomo Ermenegildo Zegna, che ha sfilato all'Hangar Bicocca, tra i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, dando il via alla settimana della moda maschile.
Sartori, che in passato era già stato responsabile della linea Z Zegna per poi passare da Berluti, è stato nominato direttore artistico dallo scorso febbraio, con responsabilità per tutti i marchi e linee Zegna. Il primo passo - racconta incontrando la stampa poche ore prima dello show - è stato passare da tre brand a tre linee dello stesso marchio, andando a dare omogeneità alle proposte active di Z Zegna, più classiche dell'etichetta Ermenegildo Zegna e a quelle della couture, che da oggi sono mixabili tra loro per silhouette e colori.
L'espressione più alta dello stile rimane la couture, che è quella che ha sfilato in passerella: qui Sartori ha deciso di applicare tecniche e lavorazioni sartoriali degli anni '40 e '50 come ribattiture e profilature, andando però a cercare una silhouette moderna e non nostalgica, fino alla "perversione estrema" - dice lui - del riproporre un materiale povero come il casentino nella versione deluxe in cashmere e alpaca per il nuovo completo con pantalone classico con elastico alla caviglia e giacca a due bottoni con doppia asola e revers profilato.
Un'immagine sofisticata ma rilassata, molto vicina a una filosofia outdoor, che passa anche da abiti in feltro di cashmere a taglio vivo, giacche a giubbino in vitellino abrasivato con carta a vetro e dipinto a mano e maniche imbottite, maglie di cashmere vanisé a coste. E poi dai blazer effetto piumino in tessuto tubico a tre strati portati con le camicie con i colli a V e le derby senza lacci immerse nel silicone antipioggia. Totalmente impermeabile anche il cappotto in pelle a concia vegetale con il 50% di cera tutto sfoderato, portato con il borsone in Pelle Tessuta.
Per la sera lo smoking con disegno grafico realizzato con macchine jacquard, abbinato a dolcevita e pantaloni ampi con zip alla caviglia, ma anche bomber in lana e alpaca effetto devoré. Uno stile "multigenerazionale e multietnico" interpretato da un cast di modelli da tutto il mondo, dai 20 ai 60 anni, perché l'eleganza non ha età, come dimostra la scelta di Robert De Niro come protagonista della prossima campagna, in uscita a febbraio.
Novità anche in casa Corneliani, la cui maggioranza è stata acquisita nei mesi scorsi dagli arabi di Investcorp.
Con la collezione per il prossimo autunno-inverno debuttano come direttore creativo Stefano Gaudioso Tramonte e come ceo Paolo Roviera. Per raccontare l'essenza in evoluzione del brand sono stati commissionati quattro video ad altrettanti registi emergenti con protagonisti sartorialità e sport, tecnologia e classico. Ecco il manager con i suoi completi impeccabili per gli incontri di lavoro, ma anche rilassato con parka in cashmere mélange con trattamento antigoccia o maglie con effetto handmade.
Da Ports Milan Vukmirovic continua a vestire il suo uomo per la battaglia del quotidiano, ma questa volta lo fa in maniera meno severa e più giovane, ripensando ai primi anni Novanta, all'energia dei ragazzi mischiata all'ansia per il futuro ed edulcorata dal bisogno d'amore, richiamato dalla scritta 'love' stampata in tutte le lingue sulle felpe con cappuccio e dalle camicie con il cuore anatomico ricamato.
Questi 'soldati dell'amore' mettono abiti sportivi ispirati agli indumenti da lavoro: parka con strisce catarifrangenti che sembrano quelli dei cantieri, blouson con fibbie e cinghie stile imbracatura, pettorine trapuntate come giubbini antiproiettile, pantaloni con bande a contrasto, pull di lana grossa e cappucci removibili. Tutto sobrio e robusto, sportivo e maschile.
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