MFW: da Scognamiglio una donna bon ton armata di ricami

Parte da qui "la nuova era" di Francesco Scognamiglio, come la definisce lo stesso stilista, a un anno dalla fine della licenza (con l'italiana Kabi) che ha portato in casa tutta la produzione, e dalla virata verso l'alta gamma.

"Ho finalmente la grande possibilità di esprimere me stesso", ha detto il creativo di Pompei a poche ore dalla sfilata, nella nuova sede in un bel palazzo di via Borgonuovo a Milano.

Non cambia però il target, rockstar attrici e di Hollywood che hanno red carpet da calcare e eventi a cui presenziare. L'ultima è stata Jessica Chastain, che ha fatto un ordine personale per il suo prossimo film, Interstellar.

Per i prossimi caldi, il designer racconta storia di madame Grès, l'ultima gran dame nell'Olimpo dell'haute couture parigina, una donna che interpreta una eleganza anni Trenta, con lunghezze e proporzioni di allora.

Sensuale e rock allo stesso tempo, la donna di Scognamiglio è una star, ma sa essere anche una discreta ospite di location da sogno, 'corazzata' di ricami a filo realizzati su telai dell'Ottocento da un artigiano italiano che produce per il Vaticano, con motivi di grandi foglie.

I tessuti sono leggeri e impalpabili, dallo chiffon double satin alla seta habotai e jacquard, fino al cotone martellato, mentre le forme incrostate di cristalli incastonati in corazze d'argento creano una vera e propria armatura. Ai piedi calze ricamate che sembrano ginocchiere e scarpe alte.

I colori sono tenui, dal blu fino al bianco, passando per il pesca, senza dimenticare il nero. Scognamiglio entra a gamba tesa nella sua terza fase, dunque, dopo gli inizi più di dieci anni fa con il primo finanziatore e dopo le collaborazioni che lo hanno reso famoso, da Madonna, a Rihanna fino a Lady Gaga.

Gli obiettivi per il 2015 sono consolidare e instaurare nuove collaborazioni con operatori commerciali top a livello internazionale, raggiungere la soglia dei 5 milioni di fatturato, aprire il primo flagship shop a Milano e iniziare il progetto retail nel mondo. E a chi gli chiede come mai nelle sue collezioni non c'è il giorno, lui risponde: "Io so fare i vestiti, non felpe, e non mi interessa disegnare t-shirt".