Ansa
23 set 2014
MFW : da Pucci voglia di colore, stampe, ricami, crochet
Ansa
23 set 2014
Tanta voglia di colore da Pucci. Non che sia mai mancato in questa maison, ma stavolta il direttore creativo Peter Dundas ha un po' abbandonato la ricerca di uno stile Pucci monocolore e si è gettato su stampa, lavorazioni, ricami.
Lo stilista ama gli anni '70 e quelli poco prima, e lì è andato a ispirarsi per la silhouette, molto slim e con i pants un po' a zampa d'elefante. Ha scelto la stampa Lance, del 1967, e l'ha gestita con altri motivi e anche con un effetto tie and dye. A muovergli la fantasia in direzione del ricamo sono stati invece i tre abiti da sposa che ha creato la scorsa estate, per matrimoni a Siena, a Capri e a Marrakesh.
Le 46 uscite della sfilata sono ricche, fiammeggianti, affascinanti, femminili: l'abito tutto lavorato a specchietti è un omaggio agli anni hippy, come il vestito-poncho a crochet con fiori e frange, shorts e stivali. C'è sempre più maglia nelle collezioni della maison Emilio Pucci, anche uno jacquard che sembra spugna stampata a ghirigori (sono i motivi classici dei piatti di Vietri) e ci sono degli abiti in rete di perline effetto uncinetto, risultato di uno straordinario ricamo sul tulle che poi viene rimosso. Una stampa di orchidee decora l'abito a foulard, una sottoveste che si allarga a farfalla mentre dei lineari pantaloni grigio perla si accoppiano con un blazer di velluto rosa incrostato di ricami.
"In questa stagione mi piace tanto il color mango e ho scoperto - dice Dundas - che sta bene a tutte, bionde e brune". Ecco allora il cappottino estivo con maxi bottoni e tanti sprazzi giallo-mango tra i rosa accesi. Le lavorazioni molto ricche e complicate sostituiscono con preziosià la stampa: ecco l'abito lungo, bustino a sottoveste e gonna ampia a godet, un lavoro certosino di applicazioni ritagliate nel voile di cotone, l'effetto finale è un capolavoro in ceramica. Calzature alte come calzari intagliati nel cuoio e tante borse in passerella, lavorate, ornate di frang, perché gli accessori sono sempre più importanti da Pucci, anche i nuovi occhiali realizzati con Marcolin.
A chiudere la sfilata la supertop Naomi Campbell, ed è ovazione. La Venere nera in gran forma ricompare in passerella e surclassa tutte le altre. Ormai ben oltre i quaranta, con un lungo abito di seta stampata retto da un collare-gioiello, Naomi Campbell ha vinto senz'altro la gara tra le belle, dopo quattro giorni di Milano Moda Donna.
Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.