Ansa
19 gen 2015
MFW: Prada porta l'armonia tra i sessi in passerella
Ansa
19 gen 2015
C'è un accordo tra maschile e femminile sulla passerella di Prada. Miuccia ha fatto sfilare trenta modelli e venti modelle, e ci ha fatto quasi dimenticare che, stando al calendario, questa doveva essere la sfilata della collezione uomo. Ma la ricerca di armonia tra i due generi non c'entra niente con la moda unisex, anzi: lei è sempre in gonna, lui quasi solo nel quasi classico completo maschile.
E non si tratta neppure di una lei che mette la giacca o la camicia di lui. I ragazzi e le ragazze indossano capi diversi ma che hanno molto in comune, tanti dettagli analoghi e un'unica voglia di moda essenziale, senza fronzoli, un po' da uniforme, semplice ed elegante. Per accentuare l'assenza di frivolezza, la stilista ha riscoperto il nylon nero (qui anche blu scuro) che la rese famosa per zaini e borse all'inizio della sua carriera. Ma stavolta lo usa per gli abiti e tutto diventa lucido e brillante, molto da sera. Lui ha la camicia a scatola e i pantaloni a tubo, lei il vestito diritto; lui il trench con la cintura ad asole metalliche e lei la usa per stringere in vita l'abito a pieghe; lui ha le spalline per le mostrine militari e la martingala, lei invece dei fiocchi piatti analogamente posizionati. Lui porta il giubbotto marinaro e lei ne ha uno mini da indossare col vestito scollato sul dietro. Lui è in doppiopetto corto e a sacchetto, lei in un robe-manteau essenziale. Ma entrambi hanno borse a cartella e calzano scarpe ipertecniche, avveniristiche, con suola a carrarmato da avventura spaziale.
La stilista continua con questa collezione a indagare il rapporto uomo-donna nella moda, un rapporto asimmetrico e mai lineare, interessante ma per niente costante. Soprattutto quando prepara la collezione maschile - spiega - le viene da domandarsi come declinerebbe al femminile gli stessi concetti: "Con la scusa dell'uomo posso fare quello che mi piace di più, zero frivolezze, eppure molta moda". Ci avviamo verso un futuro da guardaroba unico? "Non lo penso, mi auguro soltanto - dice Miuccia - che ognuno resti libero di vestirsi come vuole".
E' un riferimento all'intolleranza che punisce i costumi in una larga parte del mondo? Non è difficile immaginare che la stilista abbia anche questo nell'animo. Certo la sua operazione di unificazione non è nata oggi e neppure ieri: "Ho sempre cercato di rendere le donne più importanti e gli uomini più deboli, intendo meno tronfi di potere, più umani, sensibili, sfaccettati". Non sarebbe neppure nuova, a casa Prada, l'idea di unificare le sfilate maschili e femminili: Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo e marito della signora, lo aveva detto già anni fa: arriveremo dunque a un'unica stagione di sfilate? "Non lo so - risponde Miuccia - forse mi verrebbe l'ansia di fare poco, per le donne soprattutto bisogna proporre di più".
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