Ansa
16 gen 2017
MFW: Moschino paramilitare tra uniformi e scene di battaglia
Ansa
16 gen 2017
Un futuro distopico ambientato in un palazzo antico, con i cavi che fuoriescono dalle pareti e vecchi schermi appesi ai muri, è lo scenario della prima sfilata uomo milanese di Moschino firmata da Jeremy Scott, che ha mandato in passerella anche la precollezione donna. Una svolta cupa per lo stilista americano, che la interpreta in chiave militare, tra camouflage e scene di combattimenti.
Dalle uniformi arrivano il cotone drill verde oliva e la seta parachute delle tute, i bomber dalle linee allungate, le gonne field-jacket camouflage portate con imbracature di cinghie, anfibi e stivali da cavallerizza. I cavi dei paracadute creano ruches e decori, la giacca a vento è reinterpretata come un abito a balze mentre i frac sono bersagliati da scene di guerra.
Le scene spaziano dagli affreschi italiani delle lotte eterne alle galassie Transformer con luci al laser e battaglie spaziali. A volte la decorazione stessa esprime un conflitto: un affresco ricoperto da pesanti pennellate nere, un abito da sera in cotone oliva, una giacca di denim sovrastampata con profili di rose, le classiche biker jacket in pelle con pannelli d'oro su jacquard floreali.
In testa berretti decorati con dettagli metallici che evocano i coltellini dell'Esercito Svizzero, cuciti a mano da Judy Blame, o baschi con la treccia. Camouflage anche per la 'biker bag' con borchie e bottoni, come anfibi e combat boots.
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