MFW: Mila Schön tra bomber e uniforme

La collezione Mila Schön secondo Alessandro De Benedetti distilla due concetti: sapienza sartoriale e attitudine cool. Lo stilista vuol decostruire e poi ri-assemblare, distruggere per ricominciare, ripartire dai dogmi per decodificarli, ristudiando i volumi nell'ottica oversize (enfatizzando le spalle). L'obiettivo è quello di soddisfare dal punto di vista stilistico le varie personalità delle donne.

Tutte anime diverse che sfilano in passerella accompagnate dalla musica live suonata da Gianluca Mancini con un pianoforte a coda posizionato al centro della sala. Nascono così la nuova giacca biker e il cappotto plissé (doppiato in vernice). Così lo stilista celebra anche l'alta uniforme di una solenne giacca-divisa dalle spalle importanti.

"Alcuni sono pezzi unici realizzati anche grazie alla forza dell'atelier Mila Schön. Poi c'è il nuovo double - racconta De Benedetti - con il macro chiodo in cashmere e lana che si chiama Mila, in omaggio a Mila e alla fine degli anni Settanta, quando si facevano le spalle larghe e si iniziava la lavorazione double".

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Poi le stampe e le geometrie: il trompe l'oeil sdrammatizza il rigore del tuxedo maschile (ha le tasche in pvc), mentre fiori geometrici esplodono all'interno delle stampe in un caleidoscopio di colori. I tessuti sono tutti italiani, tra loro lane e cashmere, mohair, duchesse di seta. In collezione ci sono anche piccole citazioni, come il completo giallo con giacca-uniforme chiamato "Kill Bill".