MFW: MSGM, con Giorgetti uccellini e libertà

Ha debuttato a Milano in passerella un anno fa, poco dopo aver aperto il suo primo flagshipstore nel quartiere di Brera. Massimo Giorgetti, 37 anni, con il suo marchio MSGM è l'esempio di come molta sicurezza, tanta voglia e una buona dose di presunzione siano le molle giuste.

Quella del 21 settembre è la sua terza sfilata, ma lui si sente già proiettato nell'empireo della moda e parla della "evoluzione" del suo stile: "ho abbandonato le stampe digitali che mi hanno reso famoso - dice - queste sono stampe a quadro. L'ispirazione mi è venuta leggendo il romanzo Freedom di Jonathan Frenzen".

Uccelli e musica dunque in passerella: il picchio punk, i micro fringuelli, il passerotto, da soli o in stormo, stampati su satin o ricamati sul tulle, realizzati in formato gigante con le paillettes sull'abitino a trapezio.

L'idea della collezione è accattivante: capi semplici ma pieni di uccellini o di lettere che formano il nome del marchio o la parola freedom, corti tubini a trapezio o sottovesti anche lunghe, qualche completo macramè nero e fluo e, sopra, delle camiciole polo e delle bluse tagliate come felpe ma di organza nera trasparente che danno un tocco fumé all'insieme. Qualche piuma sulle tasche e sui sandali alti che si alternano alle ciabatte da mare.

Molta gente, tanti applausi, distributore soddisfatto mentre Giorgetti (che produce la collezione in società con Paoloni Group) annuncia che nel 2015 aprirà negozi all'estero.