MFW: Fendi va nella galassia con i droni

Inizia sulla terra e finisce nella galassia il viaggio immaginario della collezione Fendi, la cui sfilata viene ripresa da droni in volo sulla passerella e trasmessa in streaming sul sito della maison e su un canale dedicato su youtube.

"La sfilata non e' per tutti, ma la gente vuole vedere, informarsi e grazie al web - racconta Silvia Venturini Fendi, che disegna la collezione insieme a Karl Lagerfeld - è tutto immediato, non più esclusivo". Miracoli della tecnologia che, però, ha anche i suoi limiti: a fine sfilata un drone impazzito crolla a terra, ma per fortuna a lato della passerella, dove non è seduto nessuno.

Cuore della collezione - e non potrebbe essere diversamente vista la storia della maison - la pelliccia: sofisticata in versione rasata effetto velluto, come nei pantaloni di visone traforato, ma soprattutto selvaggia, che fuoriesce a sprazzi da cappotti e vestiti sagomati, e si inerpica persino come una crestina sulle spalle. Un intervento inatteso, come gli inserti di rete tecnica negli abiti in tessuti maschili o i tralci di fiori candidi sul risvolto dei cappotti di visone o i motivi patchwork di peli colorati sul loden di lana infeltrita. Originali come il mix di peli dei pull a spirale, con la ruvidezza del castoro che dà la spinta a vortici di visone bianco e volpe.

Se di giorno dominano i verdi e gli arancio, di sera il nero si illumina di puntini colorati come un firmamento stellato, sia nel parka in visone rasato sia nelle lunghe gonne di tulle e persino nell'abito di visone scivolato. Se la borsa di stagione è la 'by the way', che si porta a mano e si chiude con una coda cocco, l'accessorio cult e' la 'karlito', la bag bugs che Cara Delenvigne - top icona di stile che a Milano sfila in esclusiva per la maison - ostenta in mano aprendo la passerella, quasi irriconoscibile sotto un voluminoso cappuccio di pelliccia.