M1992 si tuffa nell’oscurità degli oceani
È una collezione per uomo e donna molto riuscita quella presentata sabato mattina a Milano da Dorian Stefano Tarantini. Il DJ, che si è spostato verso la moda all’inizio del 2017, conferma il suo talento con capi dal forte impatto visivo confezionati con superbi materiali e tessuti tecnici. Per la primavera-estate 2019, la sua label M1992, conosciuta per lo stile sartoriale d’alta gamma miscelato con lo streetwear, fa partire una svolta sportiva ispirandosi all’universo del surf, ma rivisitandolo.
Il designer non ci propone biondi surfisti californiani, ma piuttosto un tuffo inquietante nell'oscurità degli oceani inquinati dalla plastica e dal petrolio. I modelli, dall'aspetto gotico, con i capelli impiastricciati di nafta, si presentano indossando dei fluidi smoking bianchi o neri oppure degli abiti da banchieri o di flanella grigia dalle proporzioni oversize, tagliati in maniera impeccabile, con la cintura elastica sempre a portata di mano in una tasca.
Qualcuno ha persino messo una grossa catena al collo con un dente di squalo! Piattaforme petrolifere e banchieri che affogano nell'oceano decorano alcune camicie, mentre qua e là bocche di squali o teste di scheletri con capelli acconciati da un’onda blu decorano delle t-shirt bianche. Una rete da pesca copre una testa. Come fossero strisce, dei rovi si arrampicano sulle gambe di ampi pantaloni o si avvolgono sui colletti delle giacche.
Tutto è estremamente grafico. La tavolozza colori vira sovente al rosso sangue con, ancora una volta, dei total look sartoriali o più sportivi, come nella camicia dai bordi scivolanti, che le danno l'aspetto di una giacca. Lo stesso modello è proposto in pelle di coccodrillo dorata.
Lo sport è presente in modo chiaro nei pantaloni e nei combishorts tecnici da surfista. O ancora nei nylon ultra leggeri e d’organza utilizzati per modellare abiti trasparenti tinti in verde salvia. Il denim non manca mai nelle collezioni di M1992. Lo si ritrova in maglioni con cappuccio, o in giacche e pantaloni baggy. Si tratta di un doppio jeans trompe-l'oeil che dà l’impressione d’aver infilato un paio di jeans blu su un paio nero.
Per la parte femminile, le modelle sono strette in micro abiti-cappotti dai bottoni metallici e in piccoli tailleur molto “Armani”, che alternano con completi da uomo extra large.
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