LVMH: voci su una potenziale acquisizione di Ralph Lauren
Una voce sta stimolando l'immaginazione e la suscettibilità del lusso e della moda d'oltre oceano: LVMH sarebbe interessata ad acquisire Ralph Lauren. Lanciata martedì sera in tarda serata negli Stati Uniti, l’ipotesi arriva dal media finanziario americano Axios, il quale precisa che, secondo fonti informate sulla vicenda, il colosso globale del lusso avrebbe avuto "discussioni esplorative" con uno dei grandi nomi della moda americana "negli ultimi due anni”.

Tuttavia, Axios rimane piuttosto vago sul contenuto di questi scambi e se siano ancora in corso... o se si tratti di una fuga di notizie orchestrata per stimolare altri potenziali acquirenti.
Con un valore borsistico (alla Borsa di New York) di circa 130 dollari, la capitalizzazione di mercato del gruppo Ralph Lauren è di circa 9,2 miliardi di dollari. Sebbene l'azienda sia guidata dal francese Patrice Louvet dal 2017, Mr. Ralph Lauren è ancora a capo dello stile del marchio e del Consiglio di Amministrazione e controlla anche gran parte dei diritti di voto della società. Ma, come per Giorgio Armani, la questione relativa alla sua successione emerge regolarmente, considerato che ha 82 anni.
Chi potrebbe quindi permettersi il gruppo americano, che lo scorso anno ha realizzato 4,4 miliardi di dollari di fatturato e che prevede, per l’esercizio che si concluderà a fine marzo, un giro d’affari di circa 6,15 miliardi di euro?
Molti analisti vedono in Ralph Lauren un obiettivo interessante per il colosso francese, il cui volume d'affari complessivo è 11 volte maggiore e che ha acquisito Tiffany per 15,8 miliardi. Nonostante la cifra record per il settore, il rapido successo dell'integrazione di Tiffany & Co ha suscitato ammirazione durante la presentazione degli ultimi risultati del gruppo da parte di Bernard Arnault.
LVMH ha dichiarato a FashionNetwork.com di non voler commentare tale rumour e nemmeno Ralph Lauren ha rilasciato dichiarazioni in merito; ma nessuna delle due società lo ha neanche smentito. La positiva esperienza con Tiffany potrebbe indurre a pensare che il gruppo francese stia cercando nuovi obiettivi al di là Atlantico... che dovrebbero comunque essere di grandi dimensioni per adattarsi ai processi di LVMH. Ad esempio, nel 2016 il gruppo francese ha ceduto Donna Karan, il cui potenziale di sviluppo non era adeguato alle sue dimensioni.
Pro e contro
Quindi, Ralph Lauren sarebbe una buona scelta per il colosso francese? Potrebbe essere della taglia giusta, tanto più che per il gruppo americano il numero di potenziali acquirenti nel settore resta limitato. L'acquisizione consentirebbe a LVMH di rafforzare le sue posizioni in Nord America con un marchio che genera ancora quasi la metà delle sue vendite in questa regione. E il potere di LVMH consentirebbe al marchio di rafforzarsi in Europa e soprattutto in Asia, dove la sua presenza rimane limitata (20% delle vendite nei primi tre trimestri). È anche uno dei principali player del posizionamento "luxury" oltre oceano, insieme a Tommy Hilfiger e Michael Kors.
Ma la vicenda pone anche alcuni interrogativi. Una simile acquisizione significherebbe, se Ralph Lauren mantenesse il suo perimetro di attività attuale, un ampliamento dello spettro della clientela di LVMH dal lusso al premium. Infatti, se la Purple Label di Ralph Lauren è posizionata in una fascia molto alta, i prezzi delle sue collezioni Polo o RLX sono accessibili. Inoltre, se il marchio ha una notorietà così forte, è soprattutto perché ha adottato un doppio posizionamento, tra una visibilità premium e una distribuzione molto ampia tramite i factory outlet. Alla fine del terzo trimestre, il gruppo contava 505 negozi a gestione diretta nel mondo: 332 sono factory outlet. Un approccio che non sarebbe allineato, per il momento, alla filosofia retail del gruppo LVMH, molto cauto su questo tema.
Infine, l'attuale margine operativo del gruppo LVMH nell'ultimo esercizio finanziario è stato pari al 26,7%, mentre Ralph Lauren stima un margine in crescita tra il 12% e il 12,5% nell'anno finanziario che si concluderà il mese prossimo. Se si raggiungerà un accordo tra i due colossi della moda e del lusso, si presenteranno due opzioni: o il brand americano vivrà un periodo di forte trasformazione per inserirsi nella roadmap del gruppo francese, oppure quest'ultimo svilupperà un'offerta premium nel suo portfolio.
Per il momento, nulla di tutto ciò è stato confermato. Quel che è certo, è che con i suoi risultati stratosferici (il suo livello di cash flow operativo disponibile è raddoppiato superando i 13,5 miliardi di euro a fine 2021), LVMH ha i mezzi per discutere molto seriamente con quasi tutti i player del settore.
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