Ansa
16 ott 2020
Lvmh: per Tiffany manca solo l'ok dell'antitrust Ue
Ansa
16 ott 2020
Sono nove le autorizzazioni già incassate dal colosso francese del lusso Lvmh per l'acquisizione di Tiffany. A mancare, ma attesa per fine mese, è soltanto quella dell'antitrust Ue, ovvero l'approvazione dalla Commissione Ue.
Prosegue però il contenzioso legale, con ultima mossa quella di Lvmh, che ha intentato causa il 28 settembre contro il gruppo americano alla Delaware Chancery Court, con processo previsto il 5 gennaio 2021.
Accade dopo che a inizio settembre il gigante capitanato da Bernard Arnault aveva dichiarato che erano venute a mancare le condizioni per l'acquisizione, prevista entro il 24 novembre per 16 miliardi di dollari, stando alle quotazioni pre-pandemia dei gioielli d'Oltreoceano.
Di Tiffany aveva evidenziato la distribuzione di "sostanziosi dividendi" e la gestione generale nel periodo della pandemia da Covid-19 come non adeguata. Le ragioni erano inoltre in una lettera ricevuta dal ministro francese per l'Europa e gli affari esteri con la richiesta di posticipare l'acquisizione oltre il 6 gennaio 2021, a fronte delle minacce degli Stati Uniti di tassare i beni francesi.
Tiffany aveva risposto con un'azione legale alla Delaware Chancery Court, chiedendo il rispetto dei termini. Mossa "totalmente infondata" secondo Lvmh.
Con i conti del terzo trimestre ora la multinazionale francese del lusso precisa, a proposito della questione, che "non si sono verificati eventi o cambiamenti nel corso del trimestre e ad oggi che possano avere un impatto significativo sulla struttura finanziaria del gruppo", a rimarcare, viene da pensare, come non si tratti di avere cambiato idea, visto il tempo di crisi, su Tiffany.
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