6 nov 2019
Luxottica lancia la prima collezione eyewear digitale
6 nov 2019
“Nella nostra azienda, ci piace rompere i paradigmi consolidati, per proporre novità interessanti sul mercato”. Esordisce così, all’inizio del suo intervento al 24° Fashion Summit di Pambianco e Deutsche Bank, Paolo Alberti, President Wholesale di Luxottica Group.

La novità con cui il gigante dell’occhialeria intende rompere i paradigmi è il lancio della prima collezione eyewear digitale. “La necessità di ricorrere al digitale nasce da un’esigenza industriale. Lavoriamo con numerosi brand del fashion, che hanno tempistiche diverse per quando riguarda le collezioni. Industrialmente, dopo una sfilata, prima di arrivare a quella successiva, era necessario iniziare a produrre le collezioni prima ancora di sapere se sarebbero state vendute. Abbiamo quindi deciso di presentare le nuove proposte in versione digital, andando contro tutti quelli che ci dicevano che gli ottici non avrebbero mai acquistato senza vedere fisicamente il prodotto”, ha spiegato Alberti.
Quest’anno Luxottica ha presentato con questa nuova modalità circa il 10% della propria collezione, ma intende ampliare nel tempo le proposte “virtuali”. Inoltre, come spiega Alberti, il progetto può essere traslato anche in ottica b-to-c.
“Abbiamo dotato alcuni negozi dei nostri canali retail e wholesale di una piattaforma tecnologica che amplia potenzialmente all’infinito le proposte presenti in store. Il cliente può infatti scegliere tra moltissime opzioni o personalizzare al massimo il suo occhiale, aggiungendo addirittura una firma o creando un packaging a sua scelta. Può ordinare online dal suo ottico di fiducia, che inoltrerà il suo ordine a noi, concludendo così una vendita prima ancora di aver comprato il prodotto. È un territorio ancora inesplorato, ma riteniamo che il rischio più grosso sia quello di non provarci”.
Per il momento il progetto riguarda solo gli occhiali da sole, ma un domani potrà essere ampliato anche a quelli da vista, aprendo così un altro mercato di dimensioni enormi.
“Stiamo investendo molto sul web, ma anche nel retail; i due asset devono coesistere e integrarsi”, conclude Alberti. “Per avere successo nel mondo digital occorrono risorse giovani: oggi in azienda in questo ambito abbiamo un team di 200 persone, tre anni fa erano solo 50”.
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