Lusso: il 2017 segna la ripresa del settore, con una crescita del 5%
Dopo due anni di stagnazione, il mercato mondiale del lusso registra una ripresa nel 2017 grazie alla fiducia ritrovata dai consumatori - caratterizzata dal ritorno dei turisti in Europa - e alla forte crescita del mercato cinese. Una progressione i cui trascinatori sono stati anche i Millennials e il Web, il canale che quest’anno ha registrato il maggiore incremento delle vendite di beni di lusso (+24%).

Questo è il quadro dipinto dalla Fondazione Altagamma, che riunisce le principali aziende del lusso in Italia, insieme allo studio Bain & Company, e presentato mercoledì 25 ottobre a Milano. Secondo le loro stime, il mercato mondiale dei beni di lusso (pelletteria, moda, orologeria, gioielleria, profumi e cosmetici) dovrebbe raggiungere i 262 miliardi di euro nel 2017, registrando una crescita del 5% a cambi costanti, contro la crescita nulla del 2016 e l’aumento dell’1% del 2015. A cambi costanti, l’incremento del 2017 è del 6%.
“Quest’anno il mercato è cresciuto in modo sano. Dopo le notevoli crescite del passato, seguite dal rallentamento degli ultimi due anni, l’intero settore sembra aver riazzerato tutto. Un po’ come se avesse premuto il pulsante "riavvio" del computer”, commenta Claudia D’Arpizio, partner di Bain & Company e autrice dello studio.
Le griffe, che in passato avevano evitato la loro clientela locale per correre dietro al cliente cinese fanatico dei loghi, praticando forti differenze di prezzo da un mercato all’altro, hanno rivisto la propria strategia. Risultato: oggi si assiste a un ritorno alla clientela locale, i cui acquisti sono cresciuti del 4%. Inoltre, con differenziali di prezzo del 20-30% fra l’Europa e la Cina e non più attorno all’80%, i turisti sono tornati nel Vecchio Continente e le loro spese per prodotti di lusso nel mondo sono aumentate del 6%.
“Prima i prezzi costituivano il motore essenziale dell’acquisto. Oggi i turisti acquistano beni di lusso per vivere un’esperienza e non più per una questione di prezzo. Questa crescita sana è supportata da volumi più elevati, dopo che da molto tempo il mercato del lusso non aumentava in termini di volume. Ciò significa che c’è stato un apporto di nuovi consumatori”, spiega l’analista.
Fra gennaio e settembre 2017, le vendite di beni di lusso detassate, dunque quelle dei turisti, sono aumentate del 22% nel Regno Unito, del 19% in Spagna, dell’8% in Francia e del 5% in Italia, secondo Global Blue.
“L’elemento più sconcertante è che l’80% di tale crescita, vale a dire di quei 12 miliardi supplementari incassati nel 2017 dal comparto del lusso, è legato agli acquisti dei Millennials, la maggioranza dei quali sono cinesi, cioè dei consumatori molto sofisticati, che pretendono il meglio e hanno opinioni molto forti, che vogliono condividere”, sottolinea Claudia d’Arpizio.
Il ritorno in forze del mercato cinese, dove le vendite di beni di lusso sono aumentate del 15%, a 20 miliardi di euro, costituisce l’altro fattore determinante di questa crescita. In particolare, la forte accelerazione della classe media spiega questo incremento con l’esistenza di un consumatore giovane e informato, che non cerca più il logo per affermare il suo status sociale, il che lo rende più difficile da intercettare. I cinesi rappresentano il 32% della totalità del mercato e hanno registrato la crescita maggiore.
Per quanto riguarda le altre regioni, l’Asia e l’Europa registrano una crescita del 6% ognuna, il Giappone del 4%, le Americhe del 2% e il Medio Oriente dell’1%.
Ultimo fattore significativo di questa crescita: il Web, canale che ha registrato il maggior aumento nel settore del lusso (+24%), a 23 miliardi di euro, pari all’equivalente del mercato giapponese (22 miliardi di euro), rispetto alla rete retail (+8%) o wholesale (+3%).
Questa tendenza positiva nel mercato del lusso globale, nettamente superiore alle attese, dovrebbe proseguire l’anno prossimo. Secondo il consensus stabilito da Altagamma, le vendite di beni di lusso nel 2018 dovrebbero aumentare del 4% nel settore dell’abbigliamento, del 5% in quello degli orologi e gioielli e del 7% nella pelletteria e accessori.
Bain & Company punta invece su una crescita dal 4 al 5% all’anno per i prossimi tre anni, per raggiungere dai 295 ai 305 miliardi di euro di vendite di beni di lusso nel 2020.
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