Di
Reuters
Reuters
Pubblicato il
30 mar 2009
30 mar 2009
Lusso, atteso calo significativo consumi in 2009
Di
Reuters
Reuters
Pubblicato il
30 mar 2009
30 mar 2009
Per l'intero 2009 si stima per il settore del lusso una flessione "significativa" dei consumi, a causa di un primo semestre "significativamente più severo del secondo". Un andamento che peserà sui margini delle aziende del lusso, con una contrazione attesa dell'Ebitda nell'intero 2009 del 21%.
E' quanto emerge dall'Altagamma consensus per il 2009, illustrato oggi nel corso di un convegno in cui si è più volte sottolineata la difficoltà di elaborare previsioni per i prossimi mesi. "Un futuro così strutturalmente imprevedibile", lo ha definito Leonardo Ferragamo, presidente della Fondazione Altagamma. I consumi del lusso proseguono il deludente trend di fine 2008 anche nei primi mesi di quest'anno, registrando a gennaio e febbraio un calo dei consumi delle aziende del lusso tra il leggero e il significativo.
"Nel primo bimestre, in generale, i settori Altagamma hanno avuto un calo che si colloca tra leggero e significativo, come somma di un gennaio relativamente positivo e un febbraio piuttosto negativo", ha commentato Armando Branchini, segretario generale della Fondazione Altagamma. In "significativo calo" i consumi tra marzo e aprile rispetto allo stesso periodo di un anno fa, in leggero calo invece in confronto al primo bimestre 2009.
A livello di aree geografiche, "Usa e Giappone sono la maglia nera" in termini di consumi, all'interno dell'Europa "la maglia nera spetta a Spagna e Regno Unito", ha proseguito Branchini. Tutto questo si dovrebbero tradurre, secondo Altagamma, in una contrazione tra una e due cifre dei consumi nei diversi comparti del lusso nel 2009. Si va dal -4,8% stimato per i profumi-cosmetica al più marcato -15% del decoro tavola, passando attraverso il -6% circa di borse-scarpe-pelletteria, il -9% circa dell'abbigliamento, il -12% di gioielli-orologi.
Tra le aree geografiche, le Americhe registreranno una diminuzione dei consumi intorno al 15%, mentre in Asia ci sarà un più contenuto -2%. "La riduzione prevista dell'Ebitda rappresenta il prezzo pagato dalle imprese a questa situazione critica", ha concluso Branchini.
© Thomson Reuters 2024 All rights reserved.