26 ott 2014
Lusso: Berenberg considera limitati i rischi derivanti dall'epidemia di Ebola
26 ott 2014
Una comunicazione proveniente da Amburgo ha sollevato la questione. La banca tedesca Berenberg ha intitolato un documento: "Lusso – Il Virus Ebola: rischi limitati, ma comunque rischi".
Secondo gli analisti dalla società amburghese, il rischio è reale nel caso di impatto sul turismo di piacere e d'affari. A cominciare dal potenziamento delle misure sanitarie attuato in cinque aeroporti americani.
"Dal nostro punto di vista, il calo dei flussi turistici potrebbe influenzare le vendite del settore del travel retail, uno dei circuiti distributivi che cresce più velocemente nel lusso, i cosmetici e i liquori", precisa il documento.
Analogamente, Berenberg stima che il 50% delle vendite di prodotti di lusso realizzate in Europa siano fatte dai turisti e non dai residenti. Una percentuale che sale al 60% in Francia e al 55% nel Regno Unito. Un settore che a Parigi, nel 2013, valeva non meno di 11 miliardi di euro di giro d'affari, 9 miliardi a Londra e addirittura più di 21 miliardi a New York.
Per fare una proporzione, soprattutto facendo riferimento ai continenti interessati, Berenberg prende come esempio l'epidemia di SARS, che emerse alla ribalta nei primi anni 2000 in Asia.
Nel 2003, l’epidemia di SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome o Sindrome Respiratoria Acuta Grave, ndr.) aveva provocato un calo del 6,5% del traffico di passeggeri fra gennaio e luglio. Nello stesso tempo, l’indice Berenberg sull'attività del settore del lusso aveva perso il 2%. E poi ha recuperato molto in fretta.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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