Ansa
14 nov 2012
Lugano: i 'click' dei fotografi della moda in mostra
Ansa
14 nov 2012
Photographica FineArt di Lugano inaugura un’esposizione dedicata al mondo della moda dagli anni ’50 agli anni ’80 attraverso gli scatti dei grandi fotografi della moda, proponendo fotografie apparse su Vogue, Harper’s Bazar, Elle, e diversi altri. La mostra, che si apre al pubblico giovedì 6 dicembre, resterà aperta fino al 5 gennaio.

Non potevano quindi mancare alcune immagini create da Irving Penn come quella, di spalle, di Vionnette i cui toni della stampa al platino restituiscono tutta la morbidezza delle ombre.
Immagini come quelle di Norman Parkinson, sono invece in grado di mettere in scena, ad esempio, un balletto vitale con la modella rivestita a scacchi bianchi e neri che è anima della swinging London degli anni Sessanta, oppure Jean Shrimpton che porta un cappellino di Mary Quant per Cadbury e che evoca la nascita di un sistema che ha creato la modella come immagine simbolo.
JeanLoup Sieff che sembra partire da Man Ray per la realizzazione di uno scatto elegante e ricco di fascino, la schiena della modella riporta un delicatissimo pizzo di Yves Saint Laurent (1970) emulando l’immagine del Violon d’Ingres.
Frank Horvat, con le sue immagini ha impreziosito alcune tra le più belle pagine delle riviste di moda degli anni Sessanta e Settanta; nel suo modo di fotografare la moda riesce a trasmettere la stessa naturalezza che si percepiva nei suoi memorabili reportage di viaggio, come l’immagine di Coco Chanel sulle scale delle quinte mentre osserva di nascosto la sua sfilata.
Negli scatti dello stilista e fotografo Karl Lagerfeld si costruisce piuttosto un’architettura fotografica del lusso. William Klein interviene invece, dissacrando l’immagine, con tratti di colore rosso per evidenziare lo scatto scelto da ingrandire. Helmut Newton con il suo occhio voyeurista entra nel set fotografico per rubare immagini sensuali.

Carlo Orsi e Gianpaolo Barbieri, tra i più grandi interpreti della moda italiana di quegli anni costruiscono, attraverso individualità singolari, un percorso di sperimentazione visiva che porta al mondo dei consumi.Alexander Borodulin, Bob Carlos Clarke e Max Vadukul migrano dalle passerelle del lusso alla promiscuità della strada, dove i dettagli edonistici si trasformano in gesti indomabili, ruvidi, in colori acidi dove si sperimenta un immaginario che spazia dal punk alla new wave.
Vadukul accosta i corpi al limite dell’anoressia al filo spinato,
Clarke realizza un ritratto livido, terribilmente ambiguo e Borodulin porta la scena per strada, dove la fotomodella è circondata dallo scorrere della vita e dagli sguardi dei ragazzi di strada.
Presenti inoltre alcune immagini di Twiggie fatte da Bert Stern che utilizzando un mix di glamour, romanticismo e sensibilità, è stato in grado di definire uno stile personalissimo e pratico tanto da essere ricercato per la sua essenzialità. Ultimi, ma non per questo meno importanti, alcuni scatti del grande Franco Rubartelli che ha creato la propria immagine di fotografo di moda lavorando sempre a stretto contatto con la sua compagna e musa, la modella tedesca Vera Gottliebe von Lehndorff, in arte Veruschka.
Copyright © 2023 ANSA. All rights reserved.