Louis Vuitton testa a Shanghai il suo primo negozio dedicato alla casa

Louis Vuitton ha annunciato venerdì l'apertura di una boutique di mobili e arredamento d'interni a Shanghai, una “première” per la griffe francese del lusso, che intende così ampliare la gamma di prodotti offerti ai suoi facoltosi clienti cinesi. Situato in un edificio vicino a Nanjing Lu, la principale via dello shopping di fascia alta della città, il negozio, accessibile solo su appuntamento, aprirà lunedì 28 novembre.

Il brand di punta del gruppo LVMH prevede un periodo di prova di qualche mese prima di prendere una decisione sul fatto di rendere la boutique permanente.
 
Nessun prezzo era visibile durante una visita al negozio organizzata per la stampa, ma un dipendente di Louis Vuitton ha dichiarato che una sedia disegnata dai fratelli Campana è venduta a più di 700.000 yuan (94.000 euro circa) e una piccola lampada a 10.500 yuan.

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Un altro edificio, di dimensioni più ridotte, è dedicato alla presentazione delle creazioni di Frank Chou, il primo stilista scelto da Louis Vuitton per arricchire la sua collezione di "Objets nomades" (Oggetti nomadi).
 
Il mese scorso, il brand ha aperto a Chengdu, nel sud ovest della Chine, un negozio comprendente uno spazio espositivo e un ristorante.
 
"LVMH sta cercando di (...) riposizionarsi come marchio di lusso contemporaneo testando nuove strade che hanno presa sui dinamici millennial cinesi e sui consumatori della Gen Z", ha dichiarato Bobby Verghese, analista di GlobalData, che giudica corretta l’intenzione del gruppo di diversificarsi nell’arredamento e nell’interior design, soprattutto in Cina.
 
"A differenza dei loro predecessori, per i quali l'intimità era un priorità, i “migranti digitali' della generazione Y i 'nativi digitali' della generazione Z non sono contrari a ostentare il proprio stile di vita sui social media", spiega. "LVMH cerca di trarne vantaggio entrando tra i primi in questo segmento emergente".