Louis Vuitton, la locomotiva di LVMH, in "ascesa controllata"
Nel 2018, le vendite di Louis Vuitton “hanno ampiamente superato i 10 miliardi di euro”, ha indicato Bernard Arnault, il PDG di LVMH, alla pubblicazione dei risultati annuali del gruppo del lusso. Con le sue performance, giudicate “eccezionali” da Bernard Arnault, la griffe s’impone ancora una volta come il motore economico della divisione "moda e pelletteria, la quale, con Christian Dior Couture, Loewe, Loro Piana e Marc Jacobs, ha totalizzato un fatturato di 18,45 miliardi di euro nel periodo, mettendo a segno una crescita organica del 15%. E Vuitton è la locomotiva trainante anche di tutto il gruppo LVMH, il cui fatturato nel 2018 a raggiunto la cifra di 46,8 miliardi di euro.
I timori, molte volte evocati, di un rallentamento dei consumi in Cina dovuto al deprezzamento dello yuan e al calo della fiducia dei consumatori americani, non hanno intaccato la salute di ferro di Louis Vuitton. Secondo Jean-Jacques Guiony, il direttore finanziario del gruppo LVMH, l’attività del terzo e quarto trimestre è stata sostenuta in Asia, e in particolare nella Cina continentale, e i consumi negli Stati Uniti sono stati "eccellenti tutto l'anno".
"Probabilmente potremmo fare di più in termini di fatturato, ma prima di tutto cerchiamo di essere il marchio più desiderabile al mondo. Per esempio, Louis Vuitton non fa mai dei saldi, il marchio non è venduto negli outlet. Potremmo farlo, funzionerebbe molto bene, ma ci siamo sempre rifiutati", dice Bernard Arnault.
Per lui, il successo di Louis Vuitton fa affidamento soprattutto sulla qualità dei suoi team creativi, guidati da Virgil Abloh per l’uomo e da Nicolas Ghesquière, che inoltre dovrebbe presto lanciare il proprio marchio, che sarà supportato dal colosso transalpino, per la donna. Ma il CEO francese punta anche sui team del prodotto, guidato da Delphine Arnault, che dà vita alle idee degli stilisti.
Bernard Arnault sottolinea anche la forza d’urto dei team di Louis Vuitton, che sono adattati a ciascun Paese. In più, prossimamente il marchio inaugurerà delle boutique differenziate a Sydney, Osaka e Londra. E per sostenere la domanda in crescita dopo l'inaugurazione di un atelier a Sainte-Florence, quattro nuovi progetti di laboratori sono previsti per il 2019. "Louis Vuitton è dunque in ascesa, ma è un’ascesa controllata, selettiva, che ancora una volta mira alla desiderabilità; anche se abbiamo dei creatori che generano molto "buzz" sui social network, noi puntiamo alla qualità, alla durata nel tempo e all'atemporalità dei nostri prodotti", conclude Bernard Arnault.
Da notare infine che le attività di moda e pelletteria del gruppo hanno registrato un risultato operativo corrente di 5,943 miliardi di euro, +21% rispetto al 2017. Un aumento molto forte, che include l'effetto positivo del consolidamento di Christian Dior Couture, la cui ambizione è di diventare il marchio di "Alta Moda più desiderato al mondo".
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