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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
8 set 2022
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Lorenzo Boglione (BasicNet): “La complessità rischia di aumentare nei prossimi 12 mesi”

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
8 set 2022

Il gruppo italiano BasicNet inaugurerà il 21 settembre a Milano, durante la Fashion Week, il suo “Basic Village”, uno spazio di 4.500 mq con uffici, showroom, ristorante, attività commerciali e loft. L'occasione per FashionNetwork.com di incontrare il vicepresidente dell'azienda torinese Lorenzo Boglione, che è anche direttore generale del marchio francese K-Way, per fare il punto sulla situazione attuale del mercato e del gruppo, proprietario anche dei brand Kappa, Superga e Sebago.

Lorenzo Boglione - BasicNet


FashionNetwork.com:FNW: Come sta andando quest'anno per il suo gruppo?
Lorenzo Boglione: I primi sei mesi del 2022 sono stati ottimi, sia in termini commerciali che di redditività, con ricavi consolidati per oltre 162 milioni, in crescita del 26%, e un utile netto più che raddoppiato a 10,7 milioni. Da notare che il primo semestre del 2021 è stato ancora fortemente segnato dalla pandemia, con numerose chiusure di negozi. Questo secondo semestre dovrebbe essere ancora positivo, ma alcuni elementi geopolitici non facilitano le cose.

FNW: Siete penalizzati dall'aumento del costo delle materie prime?
LB: L'aumento del prezzo delle materie prime è significativo, ma per noi ha un impatto minore a causa del nostro modello di business, che si basa essenzialmente sulle licenze. Possediamo otto marchi di abbigliamento, prevalentemente sportivi e informali (Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Jesus Jeans, Superga, Sabelt, Briko e Sebago), di cui gestiamo dalla sede di Torino stile, ricerca, sviluppo e marketing globale, mentre la produzione delle collezioni e la distribuzione, fatta eccezione per l'Italia, sono affidate a licenziatari. Producendo principalmente in Asia o nel bacino del Mediterraneo siamo molto più colpiti dall'aumento del dollaro rispetto ai produttori italiani.

FNW: Ovvero?
LB: Per noi, la debolezza dell'euro è un problema, perché le materie prime e le merci vengono acquistate in dollari e rivendute in dollari dai nostri fornitori e distributori autorizzati. All’inflazione si è quindi aggiunto un costo aggiuntivo di quasi il 10% per la nostra attività a causa della crescita del dollaro. Ci troviamo in uno scenario molto delicato, in cui si tratta di capire come evolverà il mercato. E la complessità rischia di aumentare nei prossimi dodici mesi. Non so fino a quando questi aumenti di prezzo saranno sostenibili per i consumatori.

FNW: Di recente avete rilevato le attività dirette di K-Way, perché?
LB: Nel 2019 abbiamo anche assunto sotto il nostro controllo la gestione di Kappa in Francia, Spagna e Portogallo. L'Europa è certamente una parte importante del nostro business. Rappresenta sempre più un mercato unico. Più riusciamo a gestirlo in modo integrato, più guadagniamo in efficienza.

Il Basic Village sarà inaugurato a Milano durante la Fashion Week - BasicNet


FNW: E così proseguirete con il vostro modello di business delle licenze?
LB: Sì. Il modello di business tramite licenze si è rivelato la formula più adatta alla nostra attività. Finora ci ha anche permesso di adattarci meglio alle crisi. Questo sistema ci ha aiutato in particolare all'inizio della pandemia e ci ha permesso di riaccelerare rapidamente quando c’è stata la ripresa post-pandemica.

FNW: Siete stati penalizzati dalle sanzioni contro la Russia?
LB: In Russia abbiamo un accordo di licenza con un importante distributore. I nostri prodotti continuano ad esservi venduti in quanto non li esportiamo direttamente e quindi non sono soggetti alle sanzioni europee. Il nostro licenziatario acquista la merce da fornitori extra europei, che poi vende direttamente in Russia. In seguito ci paga le royalties. Questo è uno dei vantaggi del nostro modello basato sulle licenze.

FNW: Quali sono i vostri altri mercati principali?
LB: Dipende dai marchi. I nostri due mercati principali dopo l'Europa sono gli Stati Uniti e l'Asia. Ma localmente contiamo anche su un mercato molto ampio in Argentina per K-Way, o in Sud Africa per K-Way e Superga. In forte crescita anche l'Australia, principalmente per Superga, ma anche per Sebago e K-Way.

FNW: Avete investito molto in K-Way negli ultimi anni?
LB: Diciamo che è il brand che ultimamente ha avuto più visibilità, soprattutto in Europa. Abbiamo investito molto, sì. In particolare in Francia, dove K-Way ha riscosso un grande successo e sta vivendo una fortissima espansione con continue aperture. L'etichetta ha già quasi 40 negozi nell’Esagono. Abbiamo progetti molto ambiziosi anche in Cina, con due imminenti opening nella Cina continentale e uno a Hong Kong.

FNW: Quali sono le vostre altre priorità?
LB: Stiamo investendo molto nel rilancio di Sebago, uno degli ultimi brand acquisiti, nel 2017. Anche Superga resta molto importante. Quanto a Kappa, rimane di gran lunga il nostro marchio più importante. Rappresenta dal 65 al 70% delle nostre vendite totali. In alcuni Paesi il suo fatturato supera, ad esempio, quello realizzato da K-Way a livello mondo. È un marchio veramente globale.

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