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17 gen 2020
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Lorenzo Cagnoni conferma i piani di IEG per riqualificare Fiera di Vicenza, ma chiede tempestività

Pubblicato il
17 gen 2020

“Confermo tutto quanto è apparso sugli organi di stampa locali: abbiamo presentato una proposta per un piano di investimenti che trasformino radicalmente il quartiere fieristico vicentino”, ha esordito così al Teatro Palladio, alla cerimonia d’apertura della fiera VicenzaOro January 2020, Lorenzo Cagnoni, il Presidente di IEG (Italian Exhibition Group), l’ente fieristico che organizza il salone della gioielleria e dell’oreficeria leader in Europa coi suoi 1.500 brand internazionali.

Lorenzo Cagnoni - IEG


Cagnoni ha fatto riferimento all’incontro avvenuto in fiera nel pomeriggio del 16 gennaio, alla vigilia della giornata d'apertura del salone. Oltre a Cagnoni, erano presenti, indicano le cronache locali, il nuovo amministratore delegato di IEG Corrado Peraboni, il presidente della camera di commercio Giorgio Xoccato e l’amministratore unico di Vicenza Holding Primo Ceppellini. A livello di istituzioni politiche vi hanno partecipato il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco, insieme alla vicepresidente della Provincia Cristina Franco.
 
Il nuovo piano di investimenti di IEG sarebbe pari a circa 50 milioni di euro, si legge su VicenzaPiù, di cui 26 milioni a suo carico e il resto da suddividere tra Comune, Provincia e Camera di Commercio. Il progetto presentato il 16 gennaio rinnova il precedente, andando ad interessare non solo il perimetro interno del quartiere fieristico, che verrebbe radicalmente riqualificato, ma anche zone esterne, come quella relativa alla futura fermata della Tav e alla creazione di nuovi parcheggi.

“Per reggere la competizione con la complessità e la varietà dei nostri concorrenti internazionali, attori molto dotati nelle loro prestazioni - e sto parlando degli svizzeri di Baselworld, di Hong Kong, di Dubai, di Monaco (con la fiera Inhorgenta, ndr.) - diventa indispensabile da parte nostra un nuovo programma di investimenti sul prodotto, ma abbiamo anche bisogno di sofisticare al massimo il livello delle nostre prestazioni stringendo alleanze e relazioni internazionali con i maggiori player del settore”, ha aggiunto Cagnoni.
 
“Diventano quindi fondamentali interventi radicali e una trasformazione profonda del quartiere fieristico di Vicenza”, ha confermato. Cagnoni Una situazione da “affrontare con la dovuta tempestività la competizione globale nel nostro settore”, ha ammonito quindi il Presidente di IEG. “Le tempistiche sono straordinariamente importanti. Non ci sono alternative. Occorrono decisioni, riflessioni, modifiche”.
 
Sempre secondo i quotidiani locali, all’incontro pre-fiera il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha “preso atto” della nuova proposta, della quale ha rilevato vari “aspetti interessanti”, ma ha anche evidenziato “alcuni elementi che richiedono studi approfonditi” che dovranno essere previsti “i necessari passaggi politico istituzionali”.
 
“Se per una qualche ragione si reagisse con un comportamento d’inerzia”, ha allora sottolineato al riguardo in conclusione del suo intervento Lorenzo Cagnoni, “la perdita di ruolo non è una possibilità, è una certezza. La proposta che abbiamo presentato è molto aperta. Siamo apertissimi a contributi, non a bypassare la discussione, che dovrà evidentemente coinvolgere livelli istituzionali, ma anche il mondo economico”. 
 
A proposito di cariche istituzionali, sempre durante l’incontro d’apertura, Achille Variati, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, ha indicato che VicenzaOro è proprio “una manifestazione che continua a crescere grazie al lavoro di IEG, e che per questo ha bisogno di investire continuamente in servizi e infrastrutture”.
 
“Quello che sta avvenendo in queste ore a Vicenza”, ha poi affermato Ivana Ciabatti, Presidente di Federorafi, “è, nei fatti, la rappresentazione dei principali asset strategici del settore, ovvero: l’eccellenza del Made in Italy, l’internazionalizzazione, l’innovazione e la formazione. Riconosciamo al nostro Governo il mantenimento dei rilevanti fondi per l’internazionalizzazione. Tuttavia ancora troppo poco è stato fatto per quanto riguarda la semplificazione fiscale e burocratica, l’accesso al credito per le PMI e gli interventi per collegare la scuola e la formazione con il mondo delle imprese e queste, con quella della sostenibilità, sono le sfide che affronta il settore”.
 
Infine, Carlo Maria Ferro, Presidente di Agenzia ICE, ha detto che: “In questa manifestazione ritrovo molti dei fattori che ispirano l'azione della nuova ICE: l'eccellenza, la vocazione all'export (nei primi 9 mesi del 2019 le esportazioni del nostro Paese sono cresciute del 10.3%), il focus sulle piccole e medie imprese, l'innovazione, l'approccio di filiera, il focus sui giovani e le startup (otto nuove iniziative presenti) e, soprattutto, la collaborazione di sistema”.

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