London Fashion Week: il giorno 2 offre un’originale restaurazione della moda
Venerdì mattina Londra si è scatenata, proponendo una miscela di acclamato storicismo e streetwear originale e inaspettato. Praticamente non ci sono state sfilate nella capitale del Regno Unito, eppure si sono viste tante idee, in una manciata di video memorabili. Abiti per la prossima estate, quando gli stilisti vogliono che i loro clienti si scatenino in libertà.

Marrknull
Una cava ventosa, con una ventina di ragazze asiatiche che passeggiano con i capelli spettinati su una cresta selvaggia. Sembrava che fossero rimaste fuori tutta la notte a festeggiare. Poi, una lunga e favolosa scena finale, con un drone a catturare l'intera ambientazione, come se un colossale camion si trovasse ad oscillare sul promontorio dove si trovavano le modelle. Voluminose camicette asimmetriche; abiti da cocktail in pellami verniciati e cerati; adorabili pantaloni destrutturati – in una delle collezioni dai tagli più inventivi viste negli ultimi anni. Marchio di ready-to-wear unisex di Pechino, fondato da Wang Wei e Tim Shi, Marrknull lavora sul ricomporre gli abiti tradizionali cinesi con una certa grazia destrutturata e ‘inzaccherata’.
Ispirata al film cinese degli anni '80 In the Wild Mountains, diretto da Yan Xueshu, la storia di due donne che lottano per la propria vita durante le agitazioni per la riforma rurale in Cina, la collezione ha fornito una visione brillante e concisa di nobiltà sperimentale e avanguardista.

Vivienne Westwood
L’eleganza di Savile Row ha incontrato dei punk della Restaurazione nella sfilata eccitante e agit-prop della regina della moda britannica, Vivienne Westwood.
L’unisex al suo massimo splendore, con magnifici look a larghi riquadri – doppiopetto dandy per i ragazzi e sbarazzini abiti-cappotto per le ragazze. Cardigan abbottonati accoppiati a petti nudi. Proporzioni fantasticose con colletti gonfiati, risvolti, tasche, bottoni in camicie da scherma e abiti in tartan scozzesi da ribelli.
La moda come dichiarazione sia di ribellione estetica che di rabbia per un mondo distrutto da avide corporations e politici ambigui. Il designer partner di Vivienne Westwood, Andreas Kronthaler, ha avuto anche la brillante idea di dialogare con Chrissie Hynde, incorporando le stampe della rocker dei Pretenders nella collezione, infondendole così più energia.
“Compra meno, travèstiti, scambia i vestiti…. Vestiti per quell'ora del giorno o non vestirti per quell'ora del giorno – indossa gli abiti da sera in ufficio se torni a lavorare, mischia le stagioni – il nostro obiettivo è mostrare solo una collezione all'anno”, ha spiegato Westwood, designer che è ancora davvero importante ed influente, anche alla bella età di 79 anni.
LYPH
Un piccolo fantastico videoclip, intitolato “Grid Girls and Pitt Boyz” quello mostrato dall’etichetta britannica LYPH, girato in alcune strade e siti industriali inglesi abbandonati e degradati.
Parka in nylon con grafiche; giacconi pesanti in neoprene; equipaggiamento da ravers per tutte le stagioni; vestiti da discoteca a blocchi di colore. Saluti a tre dita da tizi che indossano jeans baggy con scritte frastagliate dentro al mercato di Kanteena. Non manca certo l’atteggiamento spavaldamente sicuro di sé, quello giusto per la prossima estate.

Preen by Thornton Bregazzi
Romanticismo in barca sul canale. Infatti, Preen by Thornton Bregazzi ha messo sei ragazze in un battello e ha fatto risalire loro un canale dal sapore Vecchia Inghilterra in abiti vittoriani arruffati e sinuosi con polsini a tulipano e ricami eccentrici. Intitolata “Stitch me Back Together” (“Ricucimi insieme”, ndr.), la dichiarazione di moda di Preen è stata un po’ modesta. Un peccato, perché nei suoi tempi migliori, la label esprimeva una delle collezioni più innovative di Londra. Forse è perché questi designer spesso cercano ispirazione da idee molto lontane, ma rimane il fatto che questa collezione condizionata dal lockdown è sembrata troppo trattenuta e sobria.
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