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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
20 set 2017
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London Fashion Week: sei tendenze chiave

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
20 set 2017

La Regina può anche essere stata la dominatrice degli eventi sulle passerelle della LFW di questo settembre, ma molti altri elementi hanno ispirato gli stilisti in questa stagione, dal bambinesco al perverso.

JW Anderson - PE 2018 - Womenswear - Londra - © PixelFormula


Righe grosse
Inclinate, tagliate con angoli strani o realizzate in colori assurdi: dai galloni lucenti di Peter Pilotto, agli eccentrici abiti monospalla con linee color caramello di Roksanda, le righe spiccavano dappertutto nelle sfilate londinesi. E più mostravano un contrasto nei materiali più era meglio; come da JW Anderson, dove la pelle opaca, il lino e le righe paillettate si scontravano. Mentre da Emporio Armani i colori erano come quelli delle tipiche caramelle inglesi dure e da sciogliere in bocca vendute sulle spiagge. Persino Victoria Beckham è entrata in questo trend; la sua seconda linea Victoria ha proposto tanti tipi di abiti estivi a righe, in azzurro e lime. E l’intera sfilata di Henry Holland era piena di strisce blu curve.

Christopher Kane - PE 2018 - Womenswear - Londra - © PixelFormula


Cattivo ma carino
Gli inglesi hanno sempre amato sentirsi colpevoli riguardo al sesso. Laddove i francesi lo considerano come un passatempo giocoso, e gli italiani una forza trainante nella condizione umana, gli inglesi spesso sono attratti dal sesso sostenzialmente illecito e leggermente perverso. Considerate Christopher Kane. La sua musa per la primavera-estate era Cynthia Payne, nota per ospitare "party a base di sesso” nel sobborgo di Streatham, tanto che i capi principali del défilé erano vestiti composti da pizzi con maglie larghe tanto che vi si poteva vedere attraverso, come nei sacchetti da lavanderia, e altri abiti le cui parti centrali mostravano foto di mutande femminili. Da Ralph & Russo la sessualità era ancora più esplicitata, con grandi abiti-vestaglia trasparenti; e da Simone Rocha gli abiti puritani erano increspati con gale molto più che suggestive. Mentre Henry Holland ha dichiarato che la sua collezione era disegnata per “seducenti sirene spaccone", Jonathan Anderson ha ridotto le sue fluide silhouette a una serie di bustier molto tirati e palesemente evocativi. E l’outfit più bello proposto da Roland Mouret era un abito di chiffon a una spalla, viola e semitrasparente, che ha fatto battere il cuore a tutti.

Burberry - PE 2018 - Womenswear - Londra - © PixelFormula


Pro-Pelliccia e anti-pelliccia
Proprio quando si è cominciato a pensare alla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) come a una forza che avesse esaurito il proprio slancio, viene fuori una nuova generazione di attivisti che vede la moda come un male assoluto. Decine di manifestanti hanno quasi impedito l’ingresso in tre delle sfilate principali – Burberry, Gareth Pugh e Versus – urlando e agitando manifesti di animali sanguinanti agli ospiti. Molte donne erano vestite con calzamaglie aderenti al corpo con immagini stampate che le facevano sembrare esseri umani scuoiati vivi. Ironicamente, ben poche volte si sono viste così poche pellicce a Londra, nonostante si siano potuti ammirare dei cappotti di montone da Burberry. E tuttavia, nel centralissimo Pall Mall, con i suoi classici negozi per gentiluomini, non ci sono mai stati così tanti costosi negozi di accessori per la caccia a memoria d’uomo.

Roksanda - PE 2018 - Womenswear - Londra - © PixelFormula


La borsa architettonica
Roksanda ha allestito il suo show fuori dalla Serpentine Gallery, che ogni anno commissiona a un noto architetto la costruzione di una struttura originale. Così, il design del 2017 di Francis Kéré è stato ispirato dall’albero che serviva come punto d’incontro nella sua città natale di Gando in Burkina Faso. A livello di prodotto, da rimarcare le notevoli borse di Roksanda con anelli metallici interbloccabili a incastro e maniglie di legno pregiato. Invece, Jonathan Anderson ha presentato borse ergonomiche morbide con il suo tipico logo della finta ancora.

Pringle of Scotland - PE 2018 - Womenswear - Londra - © PixelFormula


Regalità a profusione
Accanto agli ovvi riferimenti alla Regina Elisabetta nella linea di Erdem, in cui una cantante nera di jazz incontra la collezione di una principessa reale, Burberry ha mostrato militari aristocratici in alcuni meravigliosi abiti sartoriali mutanti. La lunga storia d’amore della monarchia con le Highlands scozzesi è stata richiamata anche nell’elegante show di Pringle, che si è caratterizzato per le notevoli miscele di cachemire sul quale erano stampate immagini delle selvagge brughiere del Nord della Scozia.

Mary Katrantzou - PE 2018 - Womenswear - Londra - © PixelFormula


Fantasie infantili
L'ingenuità sofisticata avrà sempre un posto nella Vecchia Inghilterra, come nel film “Neverland - Un sogno per la vita” con Johnny Depp. La giocosità era il filo conduttore anche da Mary Katrantzou. I suoi vestiti da bambola erano resi ancora più infantili dall’essere abbinati a calze al ginocchio; i suoi top di seta erano decorati da fiori naif, e le modelle portavano borse tagliate a forma di fenicotteri rosa. Più oltre, da Henry Holland, spiccavano vivaci ricami di conchiglie e stelle marine.

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