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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
19 feb 2023
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London Fashion Week sabato: Simone Rocha, Robyn Lynch, Roksanda e David Koma

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
19 feb 2023

Un momento molto celtico alla London Fashion Week, con due sorprendenti collezioni delle stiliste irlandesi Simone Rocha e Robyn Lynch, messe in scena dopo un momento di grazia fashion da Roksanda e un altro di pungente glamour da David Koma. Fashion Network ha seguito il pomeriggio in ordine cronologico.
 
David Koma: modalità Marlene Dietrich 
L'arte della seduzione è stato il leitmotiv dell'ultima collezione di David Koma, e la sua fonte ispiratrice è stata la vita e la carriera di Marlene Dietrich.

David Koma - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Attrice, cantante, donna fatale e iconoclasta, Marlene avrebbe sicuramente apprezzato questa collezione Autunno-Inverno 2023/24, la maggior parte della quale è stata pensata per fare ingressi nei nightclub impossibili da non notare.

Gran parte delle fotografie di Dietrich sono in bianco e nero, così come questa collezione – fin dai look di apertura – un bolero con spalle larghe indossato con body, camicia bianca da uomo e cravatta nera e gonna di tulle quasi invisibile; o una camicia da uomo tagliata come un miniabito da cocktail, entrambi abbinati a stivali di pelle alti fino alla coscia.

Proprio come l'attrice tedesca dalla bellezza che toglieva il fiato, la designer ha mescolato il maschile e il femminile, dagli abiti-camicia da smoking ai cappotti da spia in pelle nera ai blazer boyfriend, fino alle giacche da motociclista da bad girl.
 
Decine i body, i microabiti sottoveste e i reggiseni, con tanta pelle in vista. Certo, c’è bisogno di avere un bel personalino per indossare Koma, ma coloro che ce l’hanno possono davvero far girare la testa agli uomini.
 
Le peccaminose sfumature di rosso sono state una delle firme della sfilata, poiché Koma ha realizzato alcune abili imprese tecniche, utilizzando pelle che era stata verniciata con smalto per unghie. Il materiale inventivo è stato proposto in reggiseni, guanti, polsini, abiti da pomeriggio simili a cotte di maglia, spesso ravvivato da coccarde di metallo argentato.
 
Come la Dietrich, la ragazza Koma è una fumatrice, come ha dimostrato il trio di modelle in passerella con altrettante sigarette in bocca. Non accese però, dato che erano realizzate in resina e poi ricoperte d'argento. 
 
“Dietrich incarna la donna moderna, era così aperta e lungimirante”, ha detto Koma, che ha tenuto il suo show in un nuovissimo edificio per uffici con una vista panoramica sui grattacieli della City di Londra.
 
“Volevo il suo equilibrio tra maschile e femminile. E gli aspetti chiave del suo glamour: smalto rosso, risvolti di raso e labbra rosse, che mescolano due epoche rivoluzionarie: gli anni '30 e '60”, ha concluso Koma.
 
Roksanda: la grandezza di Gutai al Claridge's
Un momento di grazia da Roksanda, in una sfilata melodica allestita all'interno del Claridge's e accompagnata dalla poetessa Arch Hades.

David Koma - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - Roksanda


Ispirata ad Atsuko Tanaka, la collezione è stata un meraviglioso incontro tra l’intelligente senso del volume di Roksanda e l'esclusiva interpretazione dell'espressionismo astratto dell'artista giapponese del dopoguerra.
 
Solo 24 i look proposti. In apertura, grandi outfit rifiniti con i tortuosi cerchi rossi che si associano alle prime creazioni di Tanaka.
 
La voce di Hades si fonde con la composizione orchestrale Preludium c-moll di Hania Rani e Dobrawa Czocher, mentre il cast gironzola nell’ambiente.
 
Usando sete iper lussuose, Roksanda si è abbandonata ai drappeggi e a stratificazioni colorate che creano innovativi effetti trompe-l'oeil.
 
E aggiungendo frammenti di lamine e taffetà sgualcito ha fatto riferimento al leggendario “Electric Dress” di Tanaka, un abito del peso di 50 chili coperto da 200 lampadine che ha indossato al leggendario vernissage di una galleria d'arte.
 
Diversi memorabili abiti in organza di seta sembravano essere stati sgualciti e martellati per crearne la forma, ancora una volta facendo riferimento al tema chiave di Tanaka del conflitto tra industrializzazione e bisogni umani. Cerchi e sbavature di espressionismo astratto richiamavano altri elementi cari all'artista giapponese, fino agli abiti scultorei in chiffon magenta e gialli sorretti da cerchi e tubi, che ricordavano il lavoro finale di Tanaka.
 
“Sono stato ispirata da Tanaka, e non solo dalla sua opera, ma dal suo tema della tecnologia contro l'umanità. E il fatto che sia stata abbandonata dal fondatore del movimento Gutai, dopo essersi trovata lei al centro dei riflettori e averlo messo in ombra. Quindi, volevo una certa intimità. E perciò… Claridge's”, ha spiegato la sempre gentile Roksanda, in piedi accanto a Hades.
 
“È parsa una relazione organica. Il capo che indosso l'ho visto all'ultima sfilata di Roksanda. Quindi, è un grandissimo onore essere qui indossando un'opera d'arte e far parte di questo show, ha detto Arch Hades, che ha letto un canto dal suo quarto libro Arcadia.
 
Ai suoi tempi, Roksanda riusciva ad essere una creatrice di bellissima moda poetica con pochi rivali. Lo scorso sabato a Mayfair è stato uno di quei giorni.
 
Robyn Lynch: trifogli e stile souvenir reinterpretato
L'Irish Tourist Board dovrebbe davvero conferire a Robin Lynch una borsa di studio, o almeno darle una medaglia.

Robyn Lynch - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Quadrifogli, bandiere tricolori, folletti e maglioni Aran hanno caratterizzato questa collezione, il cui finale è stato tutto in verde.
 
Il punto di partenza della Lynch, nata a Dublino, è stato fare una ricerca per ‘maglietta irlandese’ su Google, e i risultati hanno spaziato dalla Guinness alle piante verdi.
 
Se vi suonano un po' come dei cliché, sappiate che non lo erano, perché Lynch è una delle migliori designer di streetwear della moda odierna. Quindi, la sua interpretazione dello stile souvenir era sottile e spiritosa. Creazioni di maglieria come abbigliamento antipioggia; felpe con trifogli a fumetti; maglioni Aran con collo alto e pantaloni della tuta.
 
Il tutto in una tavolozza di quattro tonalità di verde: pistacchio chiaro, salvia intenso, verde lucertola, verde ftalo. Ironia della sorte, gli elementi che non avevano radici irlandesi.
 
Sostenuto da una colonna sonora interpretata da una brillante arpista dai capelli rossi che suonava dal vivo, Róisín Berkeley, lo show (ottimo a sua volta) ha mostrato una collezione assolutamente convincente.
 
La Lynch, una giovane donna seria, ha iniziato il proprio défilé praticamente troppo in orario, un fatto inaudito nella moda, che ha costretto diversi critici in età pensionabile ad assistere allo show dai posti in piedi. Niente di male, visto che la moda e le idee presentate erano così valide.

Simone Rocha: Lughnasadh a Londra
Sicuramente il più grande applauso dei primi 10 giorni, raggiunti domenica, della stagione delle passerelle internazionali è stato per Simone Rocha, dopo la sua epocale dimostrazione di moda all'interno della Central Westminster Hall.

Simone Rocha - Autunno-Inverno 2023/24 - Womenswear - Londra - © ImaxTree


Lo stile di Rocha a volte può apparire un po' troppo etereo e persino sdolcinato, ma non in questa stagione, in cui la designer ha mescolato ogni sorta di elementi grezzi, come paglia, pizzi e rose imbottite, nei suoi abiti e gonne a palloncino fatti di tulle.
 
Rocha ha persino mostrato bomber e redingote di pelle nera, anche se rifiniti con le sue decorazioni fetish: toppe di perle.
 
Inoltre, un trio di look in seta dorata stropicciata, utilizzata in camicette con maniche a sbuffo, gonne a pieghe e abiti-cappotto provocanti, ha mostrato grande vigore. Mentre vestaglie e abiti sottoveste rifiniti con ritagli di pizzo, coccarde e nastri di raso esibivano un mood ricco e audace.
 
Il tutto accompagnato da un'esibizione dal vivo del quartetto folk di Dublino Lankum, con un bodhranmicrofonato che suona un ritmo drammatico e una cantante che recita un magnifico lamento funebre finale.
 
“Una ninna nanna contorta”, ha commentato Simone nei suoi appunti per la sfilata, messa in scena all'interno della Central Hall Westminster, un auditorium imponente, quasi incombente, con il cast di questo show misto che ne girava le gallerie superiori. Protagonisti la rossa Lily Cole e il fotografo irlandese Perry Ogden, con Simone Rocha che si è garantita un lungo applauso. Una designer singolare con uno stile distintivo unico che raramente ha presentato proposte più straordinarie.

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