London Fashion Week: il circo rock di Tommy Hilfiger
Tommy Hilfiger ha fatto raggiungere il culmine alla London Fashion Week mettendo in scena un grande circo rock in un tempio britannico del rock'n'roll con una collezione grintosa e audace.
Per la terza collaborazione con Gigi Hadid per la linea Tommy x Gigi, Hilfiger si è avventurato nella zona Nord di Londra, al Roundhouse, l’ex deposito di treni in cui i Doors hanno tenuto il loro primo concerto in Inghilterra, e tutti, da Jimi Hendrix agli Who ai Simple Minds ai Water Boys a David Bowie, hanno suonato. La sfilata ha segnato la prima volta per Tommy x Gigi, compreso il menswear, proposta insieme alla classica Hilfiger Edition.
Il risultato: nettamente la migliore collezione di Hilfiger dell’ultimo decennio. L’influenza delle supermodelle era evidente in tutto lo stile da diavoletto di questi vestiti. Ruvida, ispida, sempre “demoniaca” sottotraccia, da indossare dopo la mezzanotte, cattivella, con aria di sfida e spaventosamente sexy, quello per la collezione Tommy x Gigi è stato uno show potente, che influenzerà il mondo fashion. Un ottimo risultato per questo marchio.
Parliamo della grande prima fila. Tommy ha superato ogni altro show a Londra con la presenza al suo défilé di Neymar Junior – in jeans customizzati – che sedeva in prima fila con Lewis Hamilton, circondato da superbionde, Poppy Delevingne e Lara Stone. Ottenere l'imprimatur del calciatore più costoso sul pianeta – recentemente comprato per 200 milioni di euro dal Paris-Saint-Germain – è stato ciò che nella moda chiamiamo “una mossa geniale”. Comunque, le sopracciglia si sono alzate per la presenza di Sir Phillip Green, il contestato retailer di moda, il cui status è a rischio, dopo quello che la maggioranza dei commentatori considerano la sua brutale appropriazione indebita del fondo pensionistico British Home Stores. Poi un team di muscolosi acrobati è salito in alto fino agli archi superiori della Roundhouse, sollevandosi su enormi corde di tessuto; sospesi su dei cerchi facevano girare ruote sul pavimento, indossando intimo di Tommy Hilfiger.
I nuovi testimonial del brand, The Chainsmokers, il duo di deejay di New York composto da Andrew Taggart ed Alex Pall, li hanno seguiti.
“È quello di cui parlo: l’incontro di musica e moda”, ha detto Tommy, che ha fatto l’inchino per il saluto finale con Gigi Hadid, che indossava un lungo e fluente cappotto di tartan e chiffon.
Gli outfit includevano un favoloso cappotto di mohair con jeans scarni in pelle verniciata e un berretto Tommy; grossi piumini trapuntati lunghi fino al pavimento; e leggings da skateboarder per donne toste.
Tommy ha poi accolto giornalisti e fan nel suo nuovo negozio hi-tech, uno spazio gigantesco su Regent Street. Il negozio presenta enormi touch screen, sui quali i clienti possono comporre i look che desiderano su modelli virtuali, e ordinare i risultati dallo schermo, o attraverso i loro telefoni mobili, alla vecchia maniera, da un membro effettivo del personale di vendita. “O in una combinazione dei tre modi. Qualunque cosa funziona per i nostri clienti, noi la faremo funzionare!”, ha sorriso Daniel Grieder, CEO di Tommy Hilfiger.
Come in un paradossale gioco temporale, tutta Regent Street era ricoperta da bandierine "Star-Spangled Banner", che pubblicizzavano un’importante partita dell’NFL alla fine del mese. Il nuovo punto vendita comprende anche un caffè chiamato “People’s Place”, un omaggio al primissimo store Hilfiger, aperto nella sua città natale di Elmira nel 1971.
Come nelle due precedenti incursioni di Tommy nel "see now, buy now"– su un molo di New York e una spiaggia di Los Angeles – tutti gli outfit visti in passerella erano immediatamente disponibili sul Web.
“È un gigantesco incubo logistico, ma avremo la collezione in vendita in 150 negozi già stasera”, ha affermato orgogliosamente il CEO Grieder.
La sfilata di Tommy x Gigi comprendeva edizioni limitate di vari look. La firma ha pre-prodotto 30.000 pezzi, sottolineando l'impegno del marchio per il "see now, buy now". L’amministratore delegato di origini svizzere ha spiegato che la fase di pre-produzione può variare da 300 pezzi ad oltre 2.000 a seconda del capo.
Parliamo di un’operazione “win-win”, perché Tommy si è preso Londra piegandola alle proprie condizioni.
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