Loewe e il suo chic ceramico
Domandate a tutti coloro che hanno assistito alle sfilate di Parigi questa settimana quale voce della moda sia la più fresca in questo momento, ed è molto probabile che vi verrà risposto Jonathan Anderson. Quest'ultimo ha presentato una collezione straordinaria, nobile e innovativa per la casa di moda spagnola Loewe venerdì a Parigi, in una mattinata molto fredda.

Da qualche tempo, Jonathan Anderson combina per Loewe elementi dell'eleganza parigina con l'arte rinascimentale spagnola. Per l’Autunno-Inverno 2020/21, ha aggiunto all’abbinamento un elemento supplementare: le opere di Takuro Kuwata, un ceramista giapponese che ha vinto una menzione speciale del Loewe Foundation Craft Prize, riconoscimento dedicato all’artigianato artistico che Anderson stesso ha inventato per l'etichetta spagnola.
Il risultato era integrato in plastron e altri pannelli ventrali, proposti su una serie di abiti riccamente decorati, così come in una splendida collezione di grandi bracciali e ciondoli quadrati abbinati ad alcune borse eleganti, come la borsetta “Flamenco”.
Partendo dai broccati dorati e dai jacquard di seta, in contrasto con le lane più funzionali, Jonathan Anderson ha realizzato una brillante dimostrazione di moda. Curiosamente, molte delle forme più riuscite ricordavano più Van Eyck o Vermeer che Velasquez. Come gli abiti che hanno aperto le danze, stretti a livello del busto poi svasati sotto la vita, o ancora un cappotto grigio armadillo da confederato dal taglio veramente brillante, che ha entusiasmato i buyer seduti in prima fila. Il designer ha tagliato un abito unico in twill nero, che scendeva sulla figura in modo perfetto – ed è stato ulteriormente completato da scarpe décolleté super eleganti, decorate da perle e con il logo “L” della maison in bella vista.
Ma il momento clou è stato un trio di splendidi abiti in seta-jacquard, indossati con copricapo di piume larghi quanto quelli dei guardiani della Torre di Londra. La versione grigia pepe e sale, indossata da una top asiatica, era un vero sogno per Instagram.

Rispetto alla maggior parte dei designer che lavorano contemporaneamente per due grandi case di moda (nel suo caso, Loewe e il suo brand, JW Anderson) il nativo dell’Ulster generalmente riesce ad evitare lo slittamento tra le due estetiche. In questa stagione c’erano però alcuni outfit, come la coppia di cappotti giganti a trapezio con polsini enormi, che hanno ricordato la sua sfilata di moda londinese di undici giorni fa. Ma nell’insieme, la capacità che Jonathan Anderson possiede di mantenere una distanza tra i due concept – soprattutto quando si tratta di accessori, che sono al centro del business di qualsiasi azienda – rimane stupefacente.
In questa stagione, sulle passerelle d’Europa, ricorrere a delle veterane per il cast delle modelle è parso un must. Loewe, invece, ha lasciato le top model d’esperienza sedute in prima fila – Amber Valletta, Doutzen Kroes, Karlie Kloss e Carolyn Murphy erano infatti sedute insieme, di fronte ad Anna Wintour e al più alto dirigente di Jonathan Anderson, il big boss di LVMH, Sidney Toledano, che dirige una mezza dozzina di marchi dell’impero francese del lusso, tra i quali Loewe.
E quando gli spettatori hanno lasciato l’UNESCO, dove Jonathan Anderson ha presentato tutte le sue sfilate per Loewe, è stato per ritrovare una giornata umida, ma con il sorriso sule labbra. Detto fra noi, Sidney Toledano ne esibiva uno dei più ampi.
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