9 ott 2015
Lo Chic è pronto per la sua prima edizione autunnale
9 ott 2015
Per la sua prima edizione organizzata in autunno, e seconda al fianco della manifestazione Intertextile, il salone cinese Chic annuncia la presenza di oltre 6.000 espositori e brand. Una sessione che, dal 13 al 15 ottobre, mostrerà un'offerta più contenuta rispetto all'edizione inaugurale di marzo, ma che sarà comunque caratterizzata da molte aziende al debutto, di provenienza francese, italiana, tedesca, brasiliana, coreana o nipponica.
La prima edizione della fiera a Shanghai aveva visto la massiccia presenza di ben 125.000 visitatori, venuti ad incontrare 12.000 espositori. Sebbene questa volta l'ampiezza del salone sia più ridotta, gli organizzatori intendono comunque difendere la posizione dello Chic come appuntamento imprescindibile e fondamentale della produzione cinese d'abbigliamento.
Tanto più che questa volta l'appuntamento professionale dovrebbe poter contare su un National Exhibition and Convention Center pienamente operativo, e di cui occuperà la bella cifra di 7.000 m² nei padiglioni 1, 2 e 3.
Nonostante in questa edizione la manifestazione si trovi a dover fare a meno del padiglione tedesco, il cui ritorno è comunque stato assicurato per le sessioni del 2016, lo Chic annuncia comunque la presenza di uno “show in show” curato da Pure London e chiamato 'Pure Shanghai'. Uno spazio che vedrà la presenza al suo interno di circa 50 marchi britannici, ma anche europei, americani, australiani e thailandesi.
Il Brasile sarà presente con un “villaggio” gestito dall'associazione locale Abicalçados, e anche la Francia, grande habitué dell'avvenimento, ha risposto all'appello. Così come l'Italia che, dopo la chiusura di theMICAMShanghai, sarà presente con uno spazio chiamato 'La Moda Italiana'. Altra nazione abitualmente presente all'appuntamento, la Corea del Sud beneficerà a sua volta di una presenza e una visibilità rafforzate, soprattutto tramite l'organizzazione di sfilate dedicate.
La manifestazione sarà ancora una volta scandita da vari cicli di conferenze, che verteranno sulle nuove tendenze, ma si occuperanno anche della complessità del business delle esportazioni, passando anche per un punto sulle vendite online, in un mercato cinese che può annoverare alcuni dei più grandi portali del globo e un potenziale di acquirenti online senza pari.
Ma non sarà dimenticata l'attualità economica principale che ha fatto notizia quest'estate. Non sorprende che questa edizione si preannunci essere come quella della "rassicurazione" dei partner stranieri rispetto alla situazione dell'economia cinese del tessile e dell'abbigliamento. Perché se i dati del comparto mostrano chiaramente la resistenza alla “crisi cinese” del Regno di Mezzo, i professionisti devono comunque tenere conto della fase di “normalizzazione” economica che sta attraversando la “fabbrica del mondo” dopo anni di crescita sfrenata.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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