Lo Chic Young Blood cerca la propria formula

Lo Chic Young Blood prosegue la sua avventura. Il salone pechinese di moda giovane e denim, lanciato nel 2011, si svolgerà quest'anno dal 25 al 27 ottobre. Le date sono quasi le stesse del 2012, permettendo così all'appuntamento di svolgersi contemporaneamente alla fashion week della capitale cinese. Questa, sponsorizzata da Mercedes-Benz, attira anche numerosi giovani stilisti, studenti di moda e blogger.

Sarà quindi uno Chic Young Blood double face quello che si annuncia quest'autunno, un salone ibrido. Una parte orientata ai buyer e una parte orientata verso i consumatori. Sempre insediato nel 751 D-Park, il quartiere arty, dove si svolge una parte delle sfilate della Fashion Week, l'evento sarà scisso in varie aree, showroom, eventi, business circle (con seminari, scambi,)…..

Sempre nel D-Park, previste anche delle animazioni rivolte al grande pubblico. In più, i marchi che lo desiderano si potranno collocare anche allo Xidan-Joy City, uno dei più grandi mall di Pechino. Ma con quale format? Quello di un pop-up store? Per dare il ritmo ai 3 giorni di manifestazione, il web e l'e-commerce saranno il principale dei fili conduttori. Il mondo digitale sarà supportato da 360fashion Network, società specializzata nelle nuove tecnologie utilizzate nella moda.

Ancora non evidenziato nei dettagli, il roadbook degli organizzatori dello Chic Young Blood sembra essere quello di permettere ai marchi di meglio comprendere la famosa “Generazione Y”, incontrando nel contempo dei buyer di department store o dei dettaglianti. La sfida, di fronte al Novomania di Shanghai e al nuovo salone di Hong Kong, The Hub, è anche di mantenersi nel calendario della moda urban e giovane. Lo Chic si svolge una sola volta all'anno, in marzo, ma gli organizzatori puntano ad abituare Pechino a due edizioni all'anno.

Già annunciate le partecipazioni di Lee Cooper, Dc Shoes e Cheap Monday, ma anche quelle dei brand cinesi Metersbonwe, Jasonwood, Roaringwild, Depot 3 e Teenteam.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)