AFP
Gianluca Bolelli
4 mar 2020
Lise Charmel in amministrazione controllata dopo un massiccio attacco informatico
AFP
Gianluca Bolelli
4 mar 2020
Il gruppo lionese di biancheria intima d’alta gamma Lise Charmel è stato posto in amministrazione controllata “per proteggersi” dopo un grosso attacco informatico che ha subito all’inizio di novembre, da cui l’azienda è riuscita ad uscire solamente a gennaio, secondo il suo amministratore delegato.

“Ci siamo ritrovati la mattina dell'8 novembre con tutti i nostri file, tutti i nostri dati, tutte le nostre caselle di posta elettronica criptate, in Francia e all’estero. Siamo rimasti in stato di shock per diverse settimane. È stato terribilmente violento”, riconosce Olivier Piquet.
“Un software dannoso (“ransomware”) aveva preso in ostaggio tutti i nostri dati in cambio di una chiave per decrittarli”, spiega il direttore generale dell’azienda, confermando la disavventura, rivelata dal sito di notizie SaladeLyonnaise.com.
I 1.150 collaboratori del gruppo a livello mondiale – 400 nell’area di Lione – sono stati “tutti bloccati da questo attacco mirato”. Obiettivo dei ransomwares: estorcere ad un'azienda con l’attività paralizzata una grossa somma di denaro, generalmente da pagare in valuta virtuale per evitare di lasciare qualsiasi traccia.
“Vogliamo rimanere discreti, ma la nostra propensione era di non pagare il riscatto e di ricostruire”, indica il dirigente. “Ecco perché ci siamo rivolti al tribunale commerciale”.
L’ingresso in una procedura di amministrazione controllata di tutte le entità francesi del gruppo, il 27 febbraio, è stata in primo luogo un’operazione tecnica: “Questo per ripararci, proteggerci da qualsiasi pressione finanziaria, e così recuperare i ritardi di produzione e consegna, andare avanti e lavorare con serenità. Tutti i nostri partner, produttori e clienti, che hanno formato una super catena di solidarietà, sono al corrente dell’accaduto e ci supportano”, si rallegra Piquet.
Perché tutti questi mesi di chiusura forzata, con il tanto tempo che è stato necessario per riorganizzare tutti i sistemi, sono stati difficili, con un mancato guadagno ancora da precisare, “ma che probabilmente ammonta a diversi milioni di euro”.
Il gruppo non sta rilevando alcun impatto del coronavirus sulla sua attività. “Siamo nella fase di recupero del ritardo”, indica Olivier Piquet.
Presente in circa 40 nazioni di Europa e Nord America, il gruppo Lise Charmel ha ottenuto nel 2018 un fatturato complessivo di circa 60 milioni di euro. La sua attività dipende per il 50% dalle esportazioni, e si basa su cinque marchi (Lise Charmel, Epure, Eprise, Antigel, Antinéa) e diverse decine di negozi all’estero.
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