31 mag 2019
Linificio e Canapificio Nazionale riporta in Italia la coltivazione del lino
31 mag 2019
Dopo oltre sessant'anni, riprende la coltivazione del lino in Italia. Artefice di questo ritorno alle origini è il Linificio e Canapificio Nazionale che, nella sua terra natale, Astino, in provincia di Bergamo, ha fatto rifiorire una piantagione di lino estesa su oltre 20.000 mq.
Il campo si trova proprio accanto alla filatura di Villa d’Almé, storica sede dell’azienda (controllata al 100% dal gruppo Marzotto) fondata nel 1873 da Andrea Ponti e specializzata nella lavorazione di questa fibra tessile millenaria.
“Nella sua storia l’azienda ha sempre avuto un rapporto ‘circolare’ con il territorio, seguendo l’intuizione e l’insegnamento di uomini illuminati del passato quali Olivetti, Marzotto e Andrea Ponti, il nostro padre fondatore”, ha spiegato Pierluigi Fusco Girard, amministratore delegato di Linificio e Canapificio Nazionale. “È questa la prospettiva che intendiamo mantenere, ed è il motivo per cui oggi abbiamo voluto regalare al territorio, con questo campo di lino, un tocco di magia, un’emozione e un ricordo. La nostra fibra tessile è anche un concentrato di sostenibilità, concetto oggi diventato sempre più sinonimo di circolarizzazione non solo tra innovazione e tradizione, ma anche tra impresa e territorio”.
I semi scelti per la coltivazione sono quelli di Terre de Lin, una delle più importanti cooperative di produttori di lino a livello mondiale installata in Normandia, nel Nord della Francia.
Il territorio bergamasco, culla dell'industria liniera nazionale, dal secondo dopoguerra è rimasto orfano di questa attività, gestita da cooperative di coltivatori in Francia, Belgio e Russia.
Il progetto di Linificio e Canapificio Nazionale, realizzato con il patrocinio del Comune di Bergamo, di Confindustria e della Camera di Commercio, mira a valorizzare la cultura del lino a KMzero attraverso nuove sinergie tra alcuni celebri attori locali del tessile, come Albini, Martinelli Ginetto e Dyeberg.
Una volta raccolto, dopo la semina avvenuta ad aprile, i 1.000 kg di fibra di lino verranno filati a Villa d’Almé; in seguito saranno tinti da Dyeberg e, infine, acquistati o dal gruppo Albini, per la realizzazione di tessuti destinati a camiciai o marchi fashion, o dalla Martinelli Ginetto, attiva nella produzione di tessuti per la casa.
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