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Ansa
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Pubblicato il
30 gen 2009
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Lineapiù: ottimismo sul suo futuro
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30 gen 2009
30 gen 2009
"Sono ottimista e sto già ragionando in termini di poteri straordinari, perché Lineapiù é viva. Ci sono le condizioni per traghettare la società in amministrazione straordinaria. Proprio questa mattina ho incontrato le banche ed ho trovato solidarietà per rimettere in moto l'azienda".
Lo ha dichiarato Giovanni Grazzini, commissario giudiziale nominato dal ministero per lo Sviluppo Economico per valutare le condizioni dell'azienda. Il Cda del Gruppo Lineapiù di Capalle (Firenze), leader nei filati da maglieria e tessuti, aveva chiesto a novembre 2008 l'ammissione alla 'Prodi-bis' venendo a mancare le condizioni per un nuovo aumento di capitale da parte dei soci.
La misura si é resa necessaria per l'improvviso calo delle vendite registrati soprattutto in Usa e Giappone: il 2008 si è chiuso con un fatturato di 60 milioni di euro, -24% rispetto al 2007. "E' un momento chiave per l'azienda - continua Grazzini - che deve continuare ad essere presente, come in questo caso a Pitti Filati, deve rimanere aggressiva sul mercato e continuare ad offrire prodotti sempre migliori.
Entro il 15 febbraio consegnerò la relazione al ministero, che tempestivamente si pronuncerà". "Una fra le possibili soluzioni per salvare più posti di lavoro possibile e mantenere viva un'azienda famosa nel mondo come questa - ha osservato a sua volta Giuliano Coppini, presidente del gruppo Lineapiù - potrebbe essere quella di dividerla 3 rami, Lineapiù, Filclass e Cotonificio Ferrari. Per questa soluzione abbiamo già ricevuto alcune proposte importanti da aziende della filatura italiana".
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