1 ott 2019
Lineapelle 97 accende i riflettori su innovazione e circolarità della filiera
1 ott 2019
A Lineapelle è tempo di futuro. La rassegna sul mondo della pelle accende i riflettori su innovazione e circolarità della filiera per l’edizione numero 97, che si apre all’insegna di una congiuntura negativa per il comparto (-7,3% in valore e -11,9% in volume nei primi 6 mesi del 2019) a causa della condizione di incertezza economica globale. Dal 2 al 4 ottobre, negli spazi di Rho Fiera Milano, espongono le collezioni PE 2020 1.271 aziende del settore, da 46 Paesi, di cui 774 italiane e 497 estere.

Il salone accoglierà nove delegazioni di operatori da Cina, Corea, Francia, Giappone, Russia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia e, nel complesso, si attende una partecipazione di oltre 20.000 buyer provenienti da 114 nazioni.
Numeri importanti che fanno di Lineapelle un punto di riferimento internazionale per l’industria conciaria, con la Penisola che continua a dominare in termini di qualità e fatturato (incidenza pari al 65% UE e al 22% mondo). Tuttavia, l’export di pelli italiane, che continua ad assorbire oltre il 75% della produzione nazionale, è diminuito dell’8,7% in valore, a fronte di una variazione negativa sul mercato interno del -2%. A faticare di più sono i prodotti per il calzaturiero e l’automotive; quelli per la pellettiera dimostrano maggiore dinamismo, mentre arredamento e abbigliamento, lavorando su nicchie, sono al riparo.
Al salone debutta ‘Leather (Re)Cycling Exhibition’. L’esposizione, ricavata all'interno del padiglione 14, mette a fuoco la matrice sostenibile del ciclo produttivo conciario, che recupera e utilizza un rifiuto dell’industria della carne. Economia circolare e cultura del riciclo rappresentano il DNA di questo comparto che destina l’85% dei suoi scarti di produzione – sotto forma di altre materie – a diversi settori industriali. Un percorso virtuoso incarnato da 7 aziende che, per l’occasione, saranno presenti nello spazio dedicato al progetto: Aquarno, Consorzio S.G.S., Cuoiodepur; Dal Maso Group, Officine di Cartigliano, Po.Te.Co. e SICIT.
In fiera torna anche l’appuntamento con Innovation Square. L’hub di Lineapelle, giunto alla sua seconda edizione, per tre giorni approfondirà i prossimi trend della pelle con oltre 30 tra speaker, istituti di R&D e aziende votate all’innovazione, attraverso sei aree tematiche: Nuove Estetiche, Nanotecnologie, Biotech, Customisation, Wearable Devices e Intelligenza di Prodotto. “La nostra intenzione non è solo esibire al nostro mercato cosa succede nel mondo”, dichiara Fulvia Bacchi, CEO di Lineapelle, “ma anticipare i cambiamenti e creare una rete di connessioni e un sistema operativo che ci permetta di mantenere la leadership internazionale anche nel medio e lungo periodo”.
Infine, tanto spazio anche alla formazione grazie ai progetti realizzati in collaborazione con importanti istituti di moda italiani, come Maragoni, IUAV di Venezia, Accademia di Belle Arti di Brera, New Parsons School of Fashion di New York e Polimoda. Al padiglione 9 sono esposte le creazioni dei migliori studenti del Master in Bag Design e Shoe Design dell’Istituto fiorentino, assieme alle 6 opere di pelletteria della designer Ariane Duhaney, vincitrice del contest creativo del World Leather Congress.
La manifestazione ha anche avviato una partnership con l’accademia coreana di arte e design Hongik University lanciando il “Lineapelle Award”. Il concorso coinvolge 24 studenti dell’ateneo di Seul in briefing, workshop, presentazioni e sviluppo di progetti. I due vincitori avranno uno spazio dedicato all’interno della prossima edizione milanese di Lineapelle (19-21 febbraio 2020).
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