8 apr 2014
Linea Marche : in dirittura d'arrivo l'e-commerce per Vic Matié e O.X.S.
8 apr 2014
Linea Marche, il gruppo marchigiano fondato nel 1972 da Renato Curzi e protagonista del settore delle calzature e degli accessori Made in Italy che opera dalla sede di Arcevia (AN), ha pianificato la creazione dell'e-commerce per i suoi brand Vic Matié e O.X.S.
“Il sito di e-commerce parte definitivamente a luglio”, dice a FashionMag lo stesso Presidente e AD Renato Curzi. “Ho voluto aspettare 6 mesi in più a pubblicarlo perché volevo emozionasse davvero e ora è come lo volevo. I prezzi sul Web saranno i medesimi. Molti criticano aspramente questo canale, la sua presunta freddezza, il suo distacco, il suo non far toccare il prodotto con mano, ma questo non è vero. L'e-commerce non può sostituire i negozi, certo, però è un servizio, una comodità dal punto di vista logistico, operativo e di informazione. Il Web serio non toglie le vendite a nessuno, è un servizio di marketing importante in più e di comunicazione ulteriore dell'immagine di marca e dello spessore aziendale. Il negoziante, per esempio, può andare a trovare sul Web i prodotti che ha finito o non trova. L'Importante è che il retailer parli il linguaggio del mondo, che sia serio e non si lasci prendere la mano da cose troppo facili come promozioni, affari a buon prezzo, stockismo, outlet”.
Il Presidente fornisce a FashionMag un'appassionata visione della missione dei suoi brand. “Vic Matié e O.X.S. sono marchi che si muovono in un mondo più rapido, ma anche più piccolo, e devono perciò comportarsi di conseguenza. Io da 42 anni faccio Made in Italy e prodotti belli che la gente riconosce subito come fatti in Italia. Vendiamo in tutto il mondo. Il 70% del nostro fatturato è generato dall'export, percentuale che dovrebbe aumentare, perché calano i consumi di certi tipi di prodotti in Europa. Aumentano però le difficoltà per farci conoscere e apprezzare dalle persone giuste nelle varie distribuzioni, individui che abbiano la sensibilità per i nostri prodotti e sappiano rischiare nel progetto. Una filiera che deve formare una squadra, una filarmonica che non stoni”.
“Noi dobbiamo trovare partner per conquistare i consumatori, non cercare di vendere scarpe”, continua l'AD, “pur tenendo conto che circa 50 milioni di persone negli USA fanno parte della categoria dei cosiddetti big spending e che nel mondo questa cifra è di 500 milioni di persone: un mercato in mezzo al quale c'è il Made in Italy. Abbiamo bisogno di persone che amino il nostro prodotto e ci credano incondizionatamente. Se al commesso del negozio il prodotto non piace, il suo valore non passa e non viene venduto”, aggiunge ancora l'AD.
“Dobbiamo poi esser presenti costantemente a Milano, Parigi, New York, Shanghai e Hong Kong”, rileva Renato Curzi. “Ma le fiere son troppe e la gente del settore deve fare delle scelte. Creare un prodotto quasi inimitabile, quasi insostituibile e crearsi i suoi consumatori, grazie a idee innovative. Da noi italiani poi, il mondo si aspetta sempre cose nuove e quindi dobbiamo essere gli apripista della creatività globale, che non deve essere fine a se stessa, ma deve puntare e portare a ideare cose pratiche e funzionali. Anche chi oggi compra prodotti avendo molto denaro a disposizione non lo fa più principalmente per ostentare l'acquisto, ma lo fa perché poi quei beni li usa e gli piace usarli”.
“Inoltre, con il classico business plan ormai non si va più tanto lontano”, aggiunge Curzi. “Il marketing americano non corrisponde più al mercato. Quanti fondi acquistano marchi fashion senza minimamente sapere nulla di come si fa moda, affossandoli”. E allora, il gruppo Linea Marche ha migliorato la distribuzione e i venditori dei suoi brand Vic, Vic Matié, O.X.S. e Rubber Soul, formandoli maggiormente sul target del prodotto. “Ci mettiamo la faccia, e le mani, e gli operai, e tutte le caratteristiche migliori dell'italianità (l'Italia è fatta di cultura, di storia e di fatto con le mani - dice), aggiungendovi il giusto mix di marketing e comunicazione, necessario per far conoscere i nostri prodotti”.
Il gruppo marchigiano, come di consueto era presente con uno stand molto rock anche all'ultima edizione del salone della calzatura theMICAM, che nella prossima sessione anticiperà le date a fine agosto. Per Curzi, questo timing non costituirà un'opportunità in più. “Secondo me, il Micam si vuole evidentemente uccidere. Quello che theMICAM fa oggi andava bene fino a circa 20 anni fa. Comunque, è ancora importante esserci, soprattutto perché le fiere sono l'unico posto oltre al Web per fare capire chi siamo. Ma per noi sono ormai più interessanti altri saloni, per esempio quelli che intersecano il mondo degli accessori, come Pitti, White, Tranoï, o il Premium a Berlino”.
30 milioni di euro è stato il fatturato 2013 del gruppo Linea Marche, il cui primo mercato è l'Italia, seguito dall'Europa in generale (principalmente Germania, Austria, Svizzera, Russia), seguono poi Cina e America. Vic è distribuito in circa 800 negozi multimarca, Vic Matié in 300, O.X.S. in 400. Gli ultimi nuovi opening di O.X.S. sono stati realizzati in 5 location della Cina. A Chengdu, presso Raffles City, a Chongqing, da Paradise Walk, a Hangzhou, allo Space Department Store, a Chongqing, al Sasseur Life Plaza, e a GuiYang, al NanGuo Garden Plaza.
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