Pubblicato il
21 mag 2009
21 mag 2009
Linda Evangelista attacca gli uomini: ''Ci vogliono belle e stupide''
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21 mag 2009
21 mag 2009
New York, 18 mag. (Adnkronos) - "Non credo che tutti gli uomini ci vogliano belle e intelligenti. Credo che per molti di loro premi più se una è bella e stupida, o fa la stupida, o comunque stia molto zitta o dica sciocchezze".
Linda Evangelista |
"Ho fatto tanto -dice- nella mia lunga carriera per combattere i pregiudizi che per definizione associano una donna bella alla stupidità. E la mia convinzine è che molti ci vogliono così, ci vogliono oche per sentirsi meglio loro, per sentirsi superiori". Talmente convinta di questo assioma che rivela: "A volte, giusto per gioco, io che ho letto decine di libri e che ho partecipato anche a progetti imprenditoriali ho finto di essere oca, di non avere sale in zucca. Ho notato che paradossalmente gli uomini mi apprezzavano di più. Mi corteggiavano, giocavano con la mia stupidità". E conclude: "parlare loro dell'ultimo libro letto li mette a disagio. Non si vogliono misurare con noi su questo piano. C'è competizione. E' il maschio che non si è evoluto, non noi".
La super top difende anche Milano e l'Italia: "sono di origine italiana e quando leggo che Paris Hilton definisce Milano una città noioisa mi domando perché ci presenta le sue griffes. Senza Milano la moda non sarebbe un fenomeno mondiale. A noi top model gli italiani hanno dato la gloria, se siamo dive planetarie è grazie al genio italiano".
Felice di questa promozione l'assessore alle attività produttive del Comune milanese Giovanni Terzi: "le dichiarazioni di Linda Evangelista dimostrano come Milano sia percepita internazionalmente come città produttiva, creativa e innovativa. Ricordiamo che la voce made in Italy è la seconda risorsa del nostro paese. Produce lavoro, nonostante la crisi e prestigio internazionale". Linda Evangelista testimonial del comune meneghino? "Perché no? Linda ha sempre difeso le sue origini italiane -ha aggiunto Terzi- proprio come Madonna. Testimonial di Milano e dell'Italia, in parte se ci pensiamo già lo sono".
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