28 lug 2022
Limonta pianifica acquisizioni tra moda e arredamento e incrementa l’uso di fibre riciclate
28 lug 2022
Limonta, l’azienda tessile a filiera completa nata a Costa Masnaga (LC) nel 1893 e ancora di proprietà della famiglia Limonta, ha recentemente vinto due premi ai BtoB KPMG Awards, assegnati tre settimane fa nella Villa Reale di Monza. Le motivazioni? Eccellenza della produzione, diversificazione e ricerca continua, dopo che in quasi 130 anni di storia, Limonta è passata dalla produzione di jacquard ai velluti, dai tessuti speciali a quelli piani, e ad una dimensione internazionale.
Nell’occasione, il direttore generale dell’azienda, Antonio Brusadelli, ha spiegato al quotidiano locale La Provincia che i prossimi progetti dell’azienda lecchese, dopo l’ingresso nel suo pacchetto azionario del Fondo Tamburi, che ne ha acquistato il 25% per circa 89 milioni di euro, prevedono la volontà di “espanderci nel mondo del fashion e dell’arredamento attraverso acquisizioni sul territorio. Il Fondo può essere un canale privilegiato per questo tipo di operazioni, un polo di aggregazione”, ha spiegato il DG.
Attivo dalla moda all’arredamento, dall’automotive all’erba sintetica, il gruppo Limonta si avvale di “un Centro di Ricerca e Sviluppo con una cinquantina di persone in grado di offrire ai clienti continue innovazioni di prodotto, di stile, di performance tecniche”, ha proseguito Brusadelli. “Risultati che si ottengono con investimenti in tecnologia e nelle risorse umane. Tra le nostre priorità c’è la formazione, cerchiamo di far crescere le risorse interne, ma attingiamo anche all’esterno professionisti in grado di apportare nuove competenze ed esperienze. Manager di altissimo profilo che scelgono la nostra struttura, più allettati dal progetto che dal fattore economico”.
Intanto, dopo un primo report pubblicato lo scorso anno, Limonta approfondisce nel suo secondo Rapporto di Sostenibilità, le attività in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica del triennio 2019 – 2020 - 2021. In particolare, nell’ultimo anno il 68% dei rifiuti dell’azienda è stato destinato a recupero e sono stati implementati diversi progetti di recycling e upcycling degli avanzi e scarti di produzione. Poi, grazie al depuratore interno, l’azienda è riuscita a recuperare circa 8.700 metri cubi di acqua, pari a circa il 15% dell’approvvigionamento complessivo. A questo si aggiunge il recupero della quasi totalità del solvente utilizzato (con oltre 4.000 tonnellate di solvente reimmesso nel ciclo di produzione).
A livello produttivo, si conferma un costante aumento nella realizzazione di tessuti a fibre riciclate, che crescono del 52% rispetto al 2020, e del 320% sul 2019, passando da una produzione di 485.000 a 2.042.000 metri lineari. Si evidenzia, inoltre, un forte impulso nello sviluppo di nuovi prodotti con l’utilizzo di materie prime bio-sourced.
Dal punto di vista energetico, grazie ai propri impianti fotovoltaici e all’impianto di trigenerazione, nel 2021 Limonta è riuscita ad autoprodurre circa il 50% del fabbisogno energetico necessario allo stabilimento principale di Costa Masnaga, evitando l’emissione in atmosfera di circa 1.670 tonnellate di CO2 equivalente. L’azienda ha inoltre appena approvato un piano di investimento superiore al milione di euro per il rifacimento del tetto e l’implementazione di un ulteriore impianto fotovoltaico nella sede principale.
A livello economico, il 2021 di Limonta si è chiuso con una crescita del 26% sul 2020, a oltre 160 milioni di euro di fatturato, un ottimo risultato per uno dei gruppi leader a livello europeo nell'alto di gamma del settore tessile, che si avvale di un organico di circa 850 dipendenti.
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