27 lug 2021
Lillydoo approda in OVS
27 lug 2021
Lillydoo, brand tedesco di prodotti per bambini fondato a Francoforte nel 2015 da Sven Bauer e Gerald Kullack, fa il suo ingresso nell’universo OVS: da fine luglio, infatti i pannolini green del marchio saranno disponibili sull’e-commerce della catena, mentre da settembre il pacchetto prova composto da pannolini e salviettine sarà acquistabile presso i punti vendita di Roma, Milano e Treviso.
Lillydoo si è imposto nel mondo del baby care grazie a un inedito servizio di abbonamento personalizzato per l’acquisto di pannolini e altri prodotti per l’infanzia, come teli cambio e proposte per lo skincare. Presente online in Italia dal 2018, il brand negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale, pari al 350%, grazie anche all’ampliamento dell’offerta.
I pannolini Lillydoo, core business della società, sono privi di sostanze non necessarie come profumi e lozioni e sono i primi pannolini al mondo ad essere certificati Made in Green di Oeko-Tex®, sistema che garantisce che i prodotti siano testati per sostanze nocive e sviluppati in stabilimenti ecosostenibili, con posti di lavoro sicuri. Inoltre, tutte le proposte del marchio sono certificate PETA, dunque Vegan & Cruelty Free, Dermatest e Allergy Certified.
"Essere disponibili presso uno dei marchi di riferimento nella vendita di abbigliamento e accessori per i più piccoli è molto importante per la nostra giovane azienda”, hanno dichiarato i fondatori di Lillydoo Sven Bauer e Gerald Kullack. "Sostenibilità e attenzione per l’ambiente accomunano Lillydoo e OVS. Lillydoo punta a essere completamente climate neutral entro il 2022, mentre OVS si impegna a utilizzare cotone biologico per le linee di abbigliamento e, entro il 2025, il 90% dei suoi prodotti sarà a ridotto impatto ambientale".
Lillydoo, che oggi conta più di 200 dipendenti, è al momento attiva in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Italia. Nel 2018, dopo soli tre anni dalla sua fondazione, la società ha registrato un fatturato di 40 milioni di euro, arrivato a 53 milioni nel 2019.
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