Reuters API
Laura Galbiati
3 feb 2020
Levi’s: quarto trimestre deludente e chiusure in Cina per il coronavirus
Reuters API
Laura Galbiati
3 feb 2020
Nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale, Levi’s ha deluso gli analisti, a causa del crollo delle vendite nei grandi magazzini e delle manifestazioni a Hong Kong. Le vendite nette del periodo sono scese del -1,4% a 1,57 miliardi di dollari (1,42 miliardi di euro), leggermente al di sotto delle previsioni degli analisti, che stimavano 1,58 miliardi di dollari, secondo i dati IBES di Refinitiv.
Nel trimestre concluso lo scorso 24 novembre, l’utile netto rettificato è calato del 9% a 108 milioni di dollari (97,5 milioni di euro), ossia 26 centesimi per azione. Per l’esercizio 2020, la società prevede un utile rettificato compreso tra 1,18 e 1,22 dollari per azione, al di sopra delle stime degli analisti di Wall Street di 1,17 dollari.
Nel frattempo, Levi Strauss e Co ha chiuso quasi la metà dei suoi negozi in Cina a causa del coronavirus. Secondo Harmit Singh, Direttore Finanziario della società, l’epidemia dovrebbe avere un impatto non indifferente sulle attività a breve termine.
Ironia della sorte, Levis’s ha aperto da pochi mesi il suo più grande store cinese a Wuhan, prima che la provincia cinese divenisse l’epicentro dell’epidemia che ha cambiato i piani del brand, che pensava di installarsi a lungo nella città di oltre 11 milioni di abitanti: “Questo frena i nostri obiettivi di crescita a breve termine”, ha ammesso Harmit Singh, nel corso di un incontro con l’agenzia Reuters.
D’altra parte, il virus preoccupa il mondo intero. Numerose aziende, tra cui Starbucks Corp, hanno già chiuso i loro negozi e avvisato sull’impatto finanziario del rallentamento commerciale in Cina, il Paese più popolato al mondo. Levi’s ha anche vietato a tutti i suoi dipendenti di recarsi in Cina o di uscirne.
Secondo quanto dichiarato da Harmit Singh, l’impatto del coronavirus non era ovviamente incluso nelle previsioni annuali della società, ma sarà quantificato in occasione della pubblicazione dei risultati del primo trimestre, nel mese di aprile.
Levi's, che realizza circa il 3% del suo fatturato in Cina, prevede per il 2020 utili superiori alle attese, stimolati da una forte domanda del suo abbigliamento donna nei negozi e su Internet.
Di fronte alla diminuzione delle presenze nei centri commerciali e nei grandi magazzini, Levi's ha investito ulteriormente nell’e-commerce, aggiungendo funzionalità progettate per attirare i consumatori delle generazioni Y e Z. Ad esempio, sul sito di Levi’s una nuova opzione permette di personalizzare i jeans con stampe e patch su misura, il che dovrebbe consentire all’azienda con quasi 170 anni di storia di attirare una clientela più numerosa e connessa.
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