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20 feb 2020
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Les Copains: en plein di progetti con la famiglia Zambelli

Pubblicato il
20 feb 2020

La nuova era di Les Copains, iniziata il 1° ottobre 2019 dopo l’acquisizione del brand da parte della società bolognese Super S.r.l., di proprietà della famiglia Zambelli, si delinea di contorni molto precisi che il CEO Rodolfo Zambelli ci ha svelato in occasione della Milano Fashion Week.

I fratelli Rodolfo e Camilla Zambelli


“In questi 5 mesi abbiamo fatto un grande lavoro su più fronti per recuperare il tempo che era stato perduto nelle fasi di transizione e passaggio di proprietà: lato prodotto abbiamo scelto come direttore creativo Yossi Cohen che, avendo già lavorato per Les Copains, ne conosceva cuore e tradizione, un’eredità da cui volevamo ripartire. Grazie a lui siamo riusciti a realizzare la collezione per l’AI 2020-21 come desideravamo, nonostante i tempi fossero strettissimi”, ha dichiarato il manager. “Nell’ottica invece del nostro sviluppo commerciale abbiamo inserito una direttrice commerciale mondo, Barbara Signori, operativa da novembre 2019, con l’obiettivo di ricostruire e rinnovare la rete agenti in Italia (solo 2 dei precedenti sono stati riconfermati, ndr.) e ricostruire quella estera, partendo dall’Europa che era stata poco presidiata. I Paesi su cui ci siamo focalizzati per primi sono Germania, Austria e Svizzera, seguiti dalla Francia e dalla Spagna. Vogliamo poi consolidare i rapporti con Giappone, Russia e Nord America, rafforzando le sinergie con Saks Fifth Avenue, con cui abbiamo appena aperto altri due corner, uno a Sant’Antonio in Texax e l’altro a Calgari, in Canada (Les Copains conta oggi 18 corner all’interno del grande department store americano, ndr.)”. Rodolfo Zambelli ha, inoltre, sottolineato che un’area che sta mettendo in difficoltà tutti è quella asiatica: “abbiamo partnership consolidate nella regione, ma stiamo anche noi risentendo del problema Coronavirus, dopo le difficoltà su Hong Kong a causa delle questioni politiche, per cui vedremo come muoverci in base all’evoluzione della situazione”.

Les Copains AI 2020/21


Altro investimento molto importante fatto dalla proprietà Zambelli è l’acquisto della ex sede del maglificio e della confezione di Ferré, in Via Stendhal a Bologna che, dai primi di marzo, sarà la nuova sede operativa di Les Copains. Su una superficie complessiva di 7.000 metri quadri si trovano palazzina con showroom, ufficio stile e, sul retro, un grandissimo openspace dedicato all’area produttiva. “Avremo lì modellistica, confezione, sarte, area maglieria, area ufficio acquisti e accessori. Sostanzialmente il cuore dell’azienda sarà in questo openspace. C’è inoltre margine anche per un ampliamento futuro: pensiamo, infatti, di implementare le nostre maestranze nei prossimi 3-4 anni”, ha aggiunto il CEO.

Anche su Milano lo showroom del brand ha trovato un nuovo prestigioso indirizzo, in Via della Spiga 46, dove è stata presentata la collezione per il prossimo autunno inverno. Ampia e variegata, la proposta per la prossima stagione fredda si compone di quasi 300 capi che rievocano le atmosfere francesi degli anni Settanta, quelle stesse che ispirarono gli esordi di Les Copains. “Per il prossimo autunno/inverno torna l’attenzione minuziosa e centrale sulla maglieria (40% dei pezzi di collezione), fiore all’occhiello di quel savoir faire tutto italiano, con tanto merinos, tanto puro cashmere e qualche cardato e mohair”, ci ha spiegato la brand manager Camilla Zambelli. “Si rinnova, inoltre, quell’eleganza senza tempo che veste ancora e con più forza la donna contemporanea, donandole unicità, sicurezza e consapevolezza del proprio fascino. Molti i cappotti, i capospalla e i pantaloni, con un gioco tra morbidezza e rigidità, tra linee e tessuti dal taglio maschile e la femminilità di abiti con voile, paillettes e trasparenze”.

Les Copains AI 2020/21


La proposta Les Copains FW 2020/21 include al suo interno di 5 differenti mood: Essential, linea di capi con cui costruire un total look quotidiano, in un omaggio all’heritage del brand con un monogramma originale d’archivio, realizzato sia in stampa che in jacquard maglieria e il logo ricamato a mano che si ispira alla lavorazione artigianale italiana. Legacy, che rappresenta al meglio gli anni ’70 francesi e la tradizione marina del brand, dove il “panno marina” e la costa inglese sono presi in prestito dalle divise dei marinai e trasformati in elementi glamour. Clan e Trocadéro, un daily glam che combina la libertà di mescolare stili e colori, linee e tessuti, materiali pratici e quotidiani con filati e tessuti femminili e sensuali. Infine Palladium, proposta night for day or day for night, che si esprime nell’abbinamento maschile e femminile e con capi che giocano con paillettes luccicanti, trasparenze femminili e la divertita voluttuosità delle stampe animalier.

La nuova era Les Copains avanza, dunque, lungo due direttrici ben definite che le danno contemporaneamente forma e sostanza: il ritorno alle origini, che ne hanno disegnato il successo, e lo sguardo puntato dritto al futuro. La famiglia Zambelli investe e scommette sul savoir faire italiano, certa della forza che esso darà all’ambizioso progetto imprenditoriale targato Super.

Les Copains AI 2020/21


L’obiettivo 2020 è consolidare il fatturato del 2019, che si era attestato sui 12 milioni di euro. “Noi vorremmo arrivare, in realtà, a 11 milioni di euro, ma rendendo il fatturato più sano e sostenibile, considerando che abbiamo trasformando l’azienda intervenendo molto sull’organizzazione e sui costi operativi. Per i prossimi 2-3 anni il business plan prevede una crescita del +10% anno su anno. Pensiamo anche alle licenze, perchè vorremmo ricreare un intero mondo Les Copains, con collezioni Bambino, Uomo (che aveva avuto un grande successo negli anni ‘80) Homewear e Valigeria. Stiamo valutando anche l’apertura di negozi monomarca non solo su Milano, ma sono scelte da fare in modo oculato e se ne parla nell’arco dei prossimi 2-3 anni. Per ora vogliamo riposizionarci nel settore affordable luxury delle boutique italiane ed europee più prestigiose”, ha concluso Rodolfo Zambelli.

Les Copains nasce alla fine degli anni ‘50 da un’idea di Mario Bandiera (mancato nel 2018), bolognese di nascita, che inizia la sua attività esportando maglieria in Germania. La svolta arriva quando inizia a frequentare Parigi, il centro dell’arte e della cultura negli anni ‘60. In questo contesto, Bandiera percepisce e interpreta il desiderio e il bisogno di espressione della gioventù parigina e lancia il “minipull”, firmato Les Copains. Il nome trae origine dal programma radiofonico francese Salut les copains, promotore e diffusore principale del genere musicale Yé-Yé. Les Copains definisce un gruppo di giovani uniti dalla passione per l’arte e per il nuovo. La moda a cui intende dar vita è sì una moda al passo con i tempi, anzi che spesso li anticipa, ma al contempo eterna: “Fare vestiti portabili che s’ispirino all’attualità. Cerco di fare una moda che duri”.

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