Reuters
Gianluca Bolelli
18 lug 2016
Le vendite di Burberry nel 1° trimestre calano a causa delle difficoltà del mercato, ma si avvantaggeranno della sterlina debole
Reuters
Gianluca Bolelli
18 lug 2016
Il marchio britannico di prodotti di lusso Burberry ha comunicato di aver ottenuto un calo delle vendite su base omogenea del 3% in un primo trimestre d'esercizio "impegnativo", sottolineando l'insidiosa dimensione del compito che spetterà a Marco Gobbetti quando subentrerà a Christopher Bailey come amministratore delegato del gruppo l'anno prossimo.

Il gruppo britannico ha messo in evidenza il contributo positivo del +3% di vendite ottenuto dai suoi nuovi negozi, che hanno portato a raggiungere vendite al dettaglio per 423 milioni di sterline (circa 506,7 milioni di euro), un dato leggermente migliore rispetto alle attese degli analisti.
Burberry dovrebbe beneficiare del calo del valore della sterlina dopo che il Regno Unito ha votato per uscire dall'Unione Europea il mese scorso. L'azienda inglese ha comunicato che il suo utile adjusted per l'anno si incrementerebbe di circa 90 milioni di sterline se i tassi di cambio restassero ai livelli attuali, a fronte di una precedente previsione di un aumento di 50 milioni di sterline.
Burberry ha annunciato la scorsa settimana la nomina di Marco Gobbetti, il boss italiano del marchio francese Céline del gruppo LVMH. Christopher Bailey diventerà il presidente del brand e manterrà il suo incarico creativo.
L'azienda sta lottando per contrastare la flessione delle vendite che sta registrando in Cina e a Hong Kong e la presenza di un minor numero di turisti in Europa dopo gli attacchi terroristici di Parigi e Bruxelles.
Burberry ha riferito che le sue vendite a perimetro costante sono diminuite in tutte le regioni nei tre mesi conclusisi il 30 giugno.
"L'ambiente esterno rimane difficile e i sottostanti costi derivanti dalle pressioni inflazionistiche persistono", ha rilevato Burberry.
L'azienda in maggio ha dichiarato di aspettarsi profitti collocati verso l'estremità inferiore della forchetta delle previsioni, che a quel tempo variava da 375 milioni a 449 milioni di sterline.
Consapevoli dei movimenti valutari, gli analisti si aspettavano un utile adjusted ante imposte per l'intero anno di 410 milioni di sterline in media, prima dell'aggiornamento di mercoledì scorso.
Le azioni dell'azienda nata 160 anni fa sono salite al livello più alto negli ultimi 3 mesi la scorsa settimana, in quanto gli investitori hanno accolto con favore i cambiamenti nella gestione, ma rimangono un 25% sotto il livello al quale erano scambiate 12 mesi fa.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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