Ansa
25 mag 2023
Le sirene lacustri di Louis Vuitton all'Isola Bella
Ansa
25 mag 2023
Catherine Deneuve e Lea Seydoux che chiacchierano fumando una sigaretta elettronica, Emma Stone e Jennifer Connelly che ridono insieme ad Alicia Vikander, Cate Blanchett che fende la folla e Oprah Winfrey che esclude una sua discesa in politica e si presta a selfie con tutti. Per la sfilata Cruise di Louis Vuitton, l'isola Bella ha ospitato star da tutto il mondo. Neanche la pioggia, che si è abbattuta copiosa sul Lago Maggiore per tutta la serata, è riuscita a rovinare l'evento.

La sfilata si sarebbe dovuta tenere all'esterno, nei giardini all'italiana, ma visto il clima è stata trasferita all'interno del seicentesco palazzo Borromeo, scrigno d'arte barocca sospeso sull'acqua. E sembrano uscite dalle celebri grotte della villa della famiglia Borromeo, e dalle leggende che le accompagnano, le creature acquatiche disegnate da Nicolas Ghesquière per la collezione cruise. È lui stesso a raccontare che, infatti, la collezione è nata proprio dalla scoperta del gioiello sul lago Maggiore, che è stato completamente 'vuittonizzato' per l'occasione, dall'imbarcadero ai ristoranti sull'isola che, dopo la sfilata, hanno ospitato i circa 800 ospiti della maison, alla sua prima sfilata italiana.
"Ho trovato questo posto magico, questo bellissimo giardino botanico”, racconta Ghesquière, “è davvero un piacere essere in Italia, per Vuitton è la prima volta, quando pensavo alla cruise ho voluto portarla sul lago, qui in Italia, perché da qui è venuta l'idea: sono state la cultura, le storie misteriose del luogo con la sua incredibile architettura a ispirarmi. Avevo già alcune cose in mente ma camminando per il palazzo e i giardini ho scoperto unicorni, fiori e simboli che mi hanno ispirato nell'immaginare delle sirene lacustri che escono dall'acqua".

Una "fiaba" in 50 look che si declina tra giacche con colli a conchiglia e completi scuba, copricapi da creature mitologiche e gonne di paillettes, dettagli di corde e ancore e lunghi abiti di chiffon. Il tutto con un occhio all'eleganza italiana vista dai francesi, tra cappotti di cashmere e abiti ricamati, in uno scambio continuo tra il familiare e il singolare. "Volevo mostrare lo straordinario e l'ordinario insieme”, racconta Ghesquière, “era importante rispondere al posto con una visione fantastica e un'atmosfera di sofisticazione". Uno scambio tra Italia e Francia che non si limita solo alla scelta del posto, ma anche alla collaborazione con artigiani locali perché "Francia e Italia”, conclude Ghesquière, “hanno lo stesso amore per la moda e con questo rendiamo l'Europa più forte, credo che sia un bel messaggio".
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