Sfilata parigina Armani Privé

PARIGI, 8 LUG - Tanta gioielleria sulle passerelle parigine dell'alta moda, ma anche d'intorno. Van Cleef & Arpels ha presentato le sue nuove creazioni ma anche, con esclusive visite individuali, il suo atelier denso di storia, se si pensa che il giovane Alfred van Cleef, figlio di commerciante in pietre preziose, sposò nel 1986 la diciannovenne Estelle Arpels, figlia di orafo e i due , dieci anni dopo, fondarono la maison di place Vendome.

Tra le chicche parigine, la mostra 'Bijoux Art Deco et Avan-Garde' che si sta per chiudere (il 12 luglio) al Museo delle arti decorative e che mette in mostra il modernismo Anni 30 di Van Cleef & Arpels. Nuova collezione di gioielli anche da Dior, dove Victoire de Castellane sceglie stavolta il macabro tema dei teschi, ma non qualsiasi, bensì di dieci re e dieci regine, per farne grandiosi pendenti e anelli.

Lei dice che sono "figure gioiose", sarà! Comunque sono preziosissime, scolpite nel diaspro e nella giada, sono incastonate nel platino e acconciate con collari e corone di diamanti. L'alta moda talvolta preferisce la bigiotteria, ovvero i semipreziosi gioielli fantasia che tuttavia, dato il contenuto di design e il peso della 'firma', costano come quelli veri. E' il caso di Givenchy, che ha copiato i gioielli berberi rendendoli più grafici e lineari ma altrettanto sovrabbondanti sui vestiti.

Ma è anche il caso di Armani che ha trasformato in bijoux le chiusure lampo e i bottoni della sua linea Privé. Anche Roberto Cavalli, che ha lanciato l'etichetta sartoriale 'Saint Honore'', ha preparato enormi bijoux in madreperla, perfino per le spose arabe che non mancano certo di gioielli autentici. Caso a parte, quello della Maison Martin Margiela dove la stravaganza trasforma in bracciale un grande anello e fa diventare la collana di perle un grande ciondolo ovale.

Fonte: Ansa