Pubblicato il
22 giu 2009
22 giu 2009
Le sfilate milanesi docent: l'uomo vestirà impegnato ma relax
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22 giu 2009
22 giu 2009
(ANSA) - MILANO, 22 GIU - Ma il maschio vuole ancora lavorare o pensa solo a evadere da uffici e città? La domanda è un po' banale, ma viene naturale dopo aver visto le passerelle di questi giorni di Milano Moda Uomo. In pratica, a seguire i dettami delle griffe della moda, da marzo prossimo al settembre successivo (perché le collezioni in questione sono quelle per la primavera estate 2010), gli uomini se ne dovranno andare in giro tutti vestiti di bianco, con inevitabile aria fascinosa e alquanto svagata.
Sfilata Versace a Milano Moda Uomo |
Smetteranno la divisa da manager in carriera, insomma il classico completo in fresco di lana grigio, optando per un genere da Legion Straniera, con blazer-sahariana e camicia-djellahba in garze del deserto, come se un destino da mercenario tra le dune fosse più accettabile e gratificante di una competizione aziendale in qualche grattacielo metropolitano. La parola d'ordine della moda maschile è l'evasione dai canoni classici della formalità cittadina: tutti puntano sulla rilassatezza, ma non come si intendeva stagioni fa, quando si proponeva il capo tecnico per lo sport e il tempo libero cui agognava ogni travet imprigionato in ufficio.
Sfilata Dolce&Gabbana a Milano Moda Uomo |
Oggi sembra non esserci più distinzione tra free-time e orario di lavoro: la settimana corta non è diventata cortissima, anzi si è allungata, perché si lavora anche di sabato e di domenica, e allora è meglio puntare tutto sulla produttività lasciando perdere la formalità.
Sfilata Versace a Milano Moda Uomo |
Meglio vestirsi comodi come se ci si dedicasse a un hobby, se così si ottengono risultati. Effetto Marchionne sulla moda maschile? Un po' certamente, perché è un segno dei tempi. Se l'ad della Fiat ha scelto di rifiutare la cravatta e optare per il maglione è perché, così vestito, ragiona e decide meglio: e ormai un po' tutta la nuova generazione di giovani brillanti e impegnati se la ride delle divise da yuppy Anni 80-90.
Sfilata Ferré a Milano Moda Uomo |
Le forme sono cambiate, gli stilisti non fanno che annusare l'aria mutata e intercettare i nuovi gusti. Più che suggerire, spiano le abitudini, la nuova apparente rilassatezza di modi che si tinge di chiaro, che preferisce il blu al nero se proprio deve pensare alla sera in abito scuro, che riscopre i colori del cuoio, i mocassini morbidi, i sandali da città, le camicie sbottonate, la maglina leggera.
Fonte: Ansa
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